INTERVISTA
Sergio Magistri, un affare da 900 milioni di $
Il ticinese Sergio Magistri (ex Agie) ha fatto fortuna in California fondando la InVision, società ceduta alla General Electric per 900 milioni di dollari.

Sergio Magistri
Sergio Magistri, un affare da 900 milioni di $
Il ticinese Sergio Magistri (ex Agie) ha fatto fortuna in California fondando la InVision, società ceduta alla General Electric per 900 milioni di dollari.
di Joe PieracciCome mai hai deciso, una volta avuta l'idea del sistema a raggi X per individuare esplosivi, di recarti in California invece che rimanere in Svizzera o in Ticino? "La storia è più lunga: nel 1982 ero venuto in California...
di Joe Pieracci
Come mai hai deciso, una volta avuta l'idea del sistema a raggi X per individuare esplosivi, di recarti in California invece che rimanere in Svizzera o in Ticino?
Come mai hai deciso, una volta avuta l'idea del sistema a raggi X per individuare esplosivi, di recarti in California invece che rimanere in Svizzera o in Ticino?
"La storia è più lunga: nel 1982 ero venuto in California con l idea di fare un anno di vacanza e poi lavorare per un anno nella Silicon Valley nel settore del mio dottorato, il Doppler a ultrasuoni. Prima di partire per le vacanze avevo trovato un lavoro con una startup che faceva ultrasuoni e dopo un anno li ho richiamati e mi hanno detto: Ci interessi molto, ma stiamo andando in fallimento. Al che sono andato a finire sulla tomografia medica a raggi X (TAC) con la Imatron che è poi diventata la ditta madre di InVision. L idea di fare InVision e trovare gli esplosivi con la TAC `e maturata tra il 1985 ed il 1990 allinterno di Imatron. Nel 1990 abbiamo fatto una spin off con un quindicina di persone ed InVision è partita... Nota che a quel momento ero un consulente per gli azionisti e non sono entrato come CEO fino al 1992 quando InVision aveva 25 impiegati, era senza soldi e senza prodotto. Il primo CTX labbiamo certificato con la FAA alla fine del 1994. Per lo sviluppo ci abbiamo impiegato quattro anni e abbiamo investito 20 milioni di dollari, 6 di questi erano fondi governativi per la ricerca della FAA".
Quali sono le differenze tra California e Ticino, dal punto di vista del sostegno alle aziende che puntano sulle innovazioni tecnologiche?
"Disponibilità di finanziamenti privati e pubblici, una grande scelta di gente con le qualifiche necessarie e la cultura del rischio tecnologico più le stock options per incentivare i collaboratori. Tutto questo in un ambito culturale che ha ancora un pochino del Far West: lavoro duro e disponibilità a prendere rischi da parte della squadra".
Qual è il segreto del tuo successo nel business?
"Il primo segreto è niente segreti, tanto lavoro, poche idee (ma quelle giuste) e sopratutto il team giusto. Il secondo segreto è una attenzione quasi paranoica a quello che succede nella ditta e nellindustria in tutti i suoi aspetti: le partite del giorno doggi si giocano sullinformazione ea sul know how. Il terzo è un'attenzione costante a delegare il più possibile: uno dei problemi fondamentali delle ditte a crescita veloce è laccentramento di potere e delle decisioni su poche persone, fattore che poi limita il potenziale di crescita della ditta stessa".
Vieni ancora in Ticino? Ti senti ancora ticinese?
"Vengo a Lugano ogni 3-4 mesi e penso che ci verrò più spesso in futuro. Mi sono sempre sentito cittadino del mondo ed allo stesso tempo non ho mai avuto nessun dubbio di essere nato ticinese. La California è un posto meraviglioso dove si può tentare di fare tutto quello che si vuole, ma per fare ci vogliono le idee e la motivazione e quelle sono sempre state di stampo ticinese".
Hai mai pensato di tornare in Ticino in maniera definitiva?
"Senzaltro. Specialmente oggi, in un mondo nel quale sempre più il luogo dove viviamo non è importante rispetto alle idee e alla connettività".
Ed un'ultima domanda. Quali sono, ora, i tuoi progetti?
"A corto termine dobbiamo portare in porto la transazione e voglio anche assicurarmi di avere fatto tutto il possibile per garantire che la InVision funzioni meglio come parte delle GE che non da sola. A medio termine non so ancora cosa il futuro mi riserva, ma come sempre sono pronto per delle sorprese (interessanti). Naturalmente dovrò anche mettermi in pari con il tempo libero, che specialmente durante gli ultimi anni ha sofferto dei ritmi frenetici. Soprattutto devo mettere a posto il windsurfing, specialmente le virate, e allo stesso tempo cercare di capire quale sarà la prossima onda tecnologica".
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