Firme false, le misure iniziano a dare risultati

Diversi i casi sospetti emersi dopo lo scandalo portato a galla dai quotidiani Tamedia lo scorso settembre
BERNA - Le misure per impedire la raccolta di firme false per le iniziative popolari stanno apparentemente avendo effetto. Secondo il cancelliere della Confederazione Viktor Rossi, il numero di firme sospette è in calo.
«Sono fiducioso che abbiamo superato il picco», ha dichiarato Rossi in un'intervista pubblicata oggi dai domenicali di Tamedia SonntagsZeitung e Le Matin Dimanche.
L'ultima azione penale resa nota contro cinque raccolte di firme risalgono a un periodo precedente alle nuove misure, sottolinea Rossi. Le 21'000 firme presumibilmente falsificate sono state scoperte grazie a un nuovo principio che prevede un doppio controllo. Secondo il cancelliere federale, non ci sono al momento prove certe di iniziative popolari messe al voto grazie a firme false.
In arrivo un codice di condotta - All'inizio di settembre, i giornali di Tamedia hanno riportato la notizia che in Svizzera sarebbero state falsificate migliaia di firme per le iniziative popolari. La Cancelleria federale ha sporto denuncia penale contro ignoti già nel 2022 e da allora si sono aggiunti nuovi casi sospetti, secondo le sue stesse dichiarazioni.
In risposta alle notizie di Tamedia, la Cancelleria federale ha istituito un tavolo di discussione e a metà gennaio ha annunciato di essere in procinto di sviluppare un codice di condotta con i vari attori coinvolti.
Sono stati inoltre intensificati i controlli sul conteggio delle firme. La Cancelleria federale è anche in contatto con la comunità scientifica per esaminare soluzioni tecniche per proteggere la raccolta di firme dalle frodi. Il Consiglio federale si è finora espresso contro il divieto di raccolta a pagamento.




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