Vietato l'ingresso a 240 di spie russe in Svizzera

Negli anni precedenti la media era di circa 45 persone
BERNA - Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, quasi tre anni fa, numerose presunte spie russe sono state espulse dai Paesi europei. Anche la Svizzera, stando a dati pubblicati oggi, ha vietato l'ingresso nel Paese a molte di queste persone.
Secondo il rapporto annuale pubblicato oggi dalla Delegazione delle commissioni della gestione (DelCdG), nel 2022 è stato vietato l'ingresso nel Paese a «circa 240 persone» a causa di attività vietate di intelligence e spionaggio. Negli anni precedenti, la media era di circa 45 persone.
Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), i divieti di ingresso hanno garantito che nessuno degli espulsi da altri Stati europei nel 2022 sia poi giunta in Svizzera.
Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) riceve i dati sulle persone espulse all'estero e, dopo aver consultato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), richiede all'Ufficio federale di polizia (Fedpol) un divieto di ingresso.




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