«Cento milioni in più per politecnici federali e formazione professionale»

La richiesta ribadita oggi dal Consiglio nazionale. Il dossier torna agli Stati
BERNA - Rimangono ancora lontane le posizioni fra le Camere circa il finanziamento della ricerca e dell'innovazione per il periodo 2025-2028: oggi il Consiglio nazionale ha ribadito che vuole più mezzi per questi compiti e, in particolare, 100 milioni in più per i politecnici federali e per la formazione professionale.
Affrontando il dossier quale seconda Camera, gli Stati hanno deciso la settimana scorsa di seguire - a causa delle finanze federali in sofferenza - la versione meno dispendiosa del Consiglio federale (che prevede pur sempre un finanziamento di poco più di 29 miliardi), mentre il Nazionale chiede 152 milioni supplementari.
In particolare, a causa del costante aumento degli iscritti, e della necessità di mantenersi in testa alla classifica degli atenei migliori al mondo, per 116 voti a 75 il plenum ha ribadito di volere 100 milioni in più (a 11,216 miliardi) per i politecnici di Zurigo e Losanna. L'UDC in particolare ha chiesto, invano, di allinearsi alla versione meno generosa degli Stati, facendo notare che i mezzi concessi, pur sempre in crescita da anni, dovrebbero bastare.
Il plenum ha poi ribadito, fra le altre cose, di volere un maggior impegno per la formazione professionale (+30 milioni), come anche per la formazione continua, in particolare per il progetto Viamia che offre in tutti i Cantoni valutazioni professionali gratuite a persone di età superiore ai 40 anni.
L'unico punto sul quale il Nazionale si è allineato agli Stati riguarda la fondazione "Switzerland Innovation": in questo caso, su richiesta di una minoranza, sono stati concessi 3,8 milioni invece di 12,8 milioni. La differenza fra i due rami del Parlamento, in soldoni, è di 142 milioni.
Il dossier ritorna al Consiglio degli Stati.




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