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SVIZZERACassis e Nehammer contano su una de-escalation della crisi in Ucraina

14.02.22 - 12:11
Il cancelliere austriaco è giunto a Zofingen questa mattina per incontrare il presidente della Confederazione.
keystone-sda.ch / STF (ALESSANDRO DELLA VALLE)
Fonte ats
Cassis e Nehammer contano su una de-escalation della crisi in Ucraina
Il cancelliere austriaco è giunto a Zofingen questa mattina per incontrare il presidente della Confederazione.

ZOFINGEN - Il cancelliere austriaco Karl Nehammer è stato accolto questa mattina con gli onori militari a Zofingen (AG) dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis. I colloqui odierni hanno riguardato le relazioni bilaterali, la lotta alla pandemia e la crisi in Ucraina.

In qualità di Stati neutrali, la Svizzera e l'Austria contano sulla de-escalation nella crisi ucraina, ha detto Cassis nel corso di un incontro con i media, aggiungendo che è però importante parlare con l'Ucraina e non dell'Ucraina. «Naturalmente forniremo i nostri buoni uffici», ha sottolineato Cassis.

Nehammer, dal canto suo, ha tenuto a ribadire che l'Austria, come la Svizzera, è neutrale. Tuttavia non si impegnerebbe a mediare da sola, ma attraverso l'Unione europea. Si è poi augurato che le tensioni non sfocino in un conflitto e che la violenza al confine deve essere impedita.

Relazioni bilaterali e con l'Ue

Durante l'incontro non si è però solo parlato di Ucraina: in un comunicato pubblicato nel primo pomeriggio, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha spiegato che i colloqui hanno riguardato l'intensificazione delle relazioni bilaterali tra Austria e Svizzera - citando l'Agenda 2030 e l'attuazione del partenariato strategico tra i due Paesi - e tra la Confederazione e l'Ue, nonché il coronavirus e la collaborazione nei Balcani occidentali.

"L'Austria continuerà a lavorare a Bruxelles per relazioni il più possibile strette e buone tra l'Ue la Svizzera", ha detto Nehammer, definendo la Confederazione un importante partner geostrategico. "Vogliamo costruire un ponte che ci permetta di uscire da questa situazione di stallo", ha aggiunto.

Per quanto riguarda la mancata partecipazione a pieno titolo della Svizzera ai programmi di ricerca europei Horizon Europe, il cancelliere austriaco è stato chiaro: «Penso che sia sbagliato perdere la Svizzera come partner di ricerca». Cassis, dal canto suo, ha detto che questa al momento è una situazione "lose-lose" sulla cooperazione nella ricerca. Il presidente della Confederazione ha criticato il fatto che l'Ue stia cercando di fare pressione sulla Svizzera con il programma di ricerca: «Ciò è sbagliato e porta a reazioni dannose». Tuttavia, ha aggiunto il ticinese, la porta della Svizzera all'Ue è aperta.

Ad accogliere il cancelliere austriaco c'era anche la consigliera federale Karin Keller-Sutter. I due hanno parlato della riforma dei sistemi di Schengen e Dublino e della cooperazione bilaterale nei settori della migrazione e della sicurezza.

Faceva parte della delegazione austriaca anche Markus Wallner, governatore del Land Vorarlberg, poiché nella regione attorno al lago di Costanza le relazioni transfrontaliere e la collaborazione tra Svizzera e Austria sono realtà quotidiana, ha indicato il DFAE.

Prima visita all'estero

Per il neo-cancelliere austriaco si tratta della prima visita all'estero da quando ha preso le redini del Paese lo scorso 6 dicembre. In gennaio avrebbe dovuto tenersi un incontro a Vienna tra Cassis e Nehammer, ma a causa del coronavirus - il cancelliere austriaco era risultato positivo - era stato rinviato.

Nel centro della piccola cittadina argoviese sono stati suonati gli inni nazionali dei due Paesi e tutto si è svolto secondo il protocollo.

Per motivi di sicurezza la visita si svolge in parte senza pubblico: le autorità temevano che l'accoglienza di Nehammer sarebbe stata disturbata da dimostranti contrari alle misure contro il coronavirus, che negli scorsi giorni sui social media avevano lanciato appelli a manifestare. L'Austria è infatti uno dei Paesi che ha imposto le restrizioni più rigide e dallo scorso primo febbraio la vaccinazione è obbligatoria. La polizia era presente sul posto e ha proceduto a verificare l'identità di alcuni passanti, ma non si registrano disordini.

La città di Zofingen e il Cantone di Argovia hanno una lunga storia condivisa con l'Austria: la città è appartenuta fino al 1415 agli Asburgo, duchi d'Austria, prima di unirsi a Berna. Dal 1803 fa parte del Cantone di Argovia. Ancora oggi i legami storici con l'Austria sono visibili nello stemma bianco-rosso di Zofingen.

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