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SVIZZERAGuardie di confine: servono 44 nuovi posti a tempo pieno

09.10.18 - 17:46
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) propone di aumentare il budget. Sottoporrà la richiesta a quella delle finanze
Keystone
Guardie di confine: servono 44 nuovi posti a tempo pieno
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) propone di aumentare il budget. Sottoporrà la richiesta a quella delle finanze

BERNA - Il preventivo globale dell'Amministrazione federale delle dogane va aumentato in modo da poter creare 44 posti a tempo pieno per il Corpo delle guardie di confine (Cgcf). Lo propone - con 15 voti contro 8 - la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N), che sottoporrà la richiesta a quella delle finanze.

La commissione vuole che l'incremento degli effettivi sia inserito nel preventivo 2019 e nel piano finanziario 2020-22, scrivono in un comunicato odierno i servizi del Parlamento. La maggioranza ritiene necessario che si intervenga a causa dei problemi di sicurezza nelle regioni di confine, dovuti per esempio a criminalità transfrontaliera e migrazione irregolare.

I 44 nuovi impieghi dovrebbero poter colmare una lacuna accertata anche dal Consiglio federale a inizio 2016, fa notare la CPS-N. È stata invece respinta per 17 voti a 6 l'idea di innalzare il tetto di 100 posti: una deroga alla quota massima di 35'000 impiegati federali rappresenterebbe un precedente definito «indesiderato».

Per rispettare tale tetto, il governo dovrebbe compensare internamenti i 44 nuovi posti mediante trasferimenti interdipartimentali. Una minoranza ha però evidenziato che il rafforzamento del Cgcf, richiesto invano da anni, si è scontrato ogni volta proprio sulla questione del limite massimo. Per questa ragione sarebbe a suo avviso necessario esplicitare questa deroga.

La CPS-N ha inoltre deciso di sostenere due iniziative cantonali simili, inoltrate dai Grigioni e dal Vallese. In considerazione dell'esito incerto della discussione sul preventivo, ha optato per dar loro seguito per 20 voti contro 4 (un'astensione). La stessa cosa era stata fatta nel corso dell'ultima sessione delle Camere dal Consiglio degli Stati, contro il parere della sua commissione preparatoria.

Alcuni membri hanno però sostenuto che così facendo la CPS-N dipinge la situazione alle frontiere in modo troppo drammatico. La proposta di sospendere la discussione su entrambe le iniziative cantonali fino al termine del dibattito sul budget è stata bocciata per 16 voti a 8 e un astenuto.

Infine, la commissione ha rinviato all'unanimità al primo trimestre del 2019 il trattamento di un'iniziativa di Basilea Campagna, che chiede a sua volta di potenziare in tempi brevi il corpo delle guardie di confine in tutte le sue sedi.

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