Credit Suisse assume (ex) militari in America

NEW YORK -  Cinque grandi banche di Wall Street - Credit Suisse, Bank of America, Citi, Deutsche Bank e Goldman Sachs - hanno costituito l’associazione Veterans on Wall Street volta ad assumere in banca i veterani delle forze armate americane, in collaborazione con la Camera di Commercio e il dipartimento federale del Lavoro. Il 23 giugno si terrà una riunione del gruppo con oltre 100 ‘employers’ a bordo della portaerei U.S.S. Intrepid, una nave museo sul fiume Hudson a New York.

Uno dei motivi alla base dell’iniziativa è che vari attuali dirigenti delle banche in questione sono a loro volta veterani, ma del Vietnam, e non si sono dimenticati della palese ostilità che avevano incontrato, ventenni o poco più, al loro reinserimento nel mondo del lavoro dopo la guerra.
I tassi di disoccupazione relative ai veterani di Iraq e Afghanistan sono elevati, del 12,1% a maggio, in crescita dal 10.6% di un anno fa, mentre i disoccupati ‘civili’ sono scesi dal 9.6% al 9.1% e a breve saranno rimpatriati da Oriente 5000 militari che dovranno trovare un impiego. I banchieri stanno ora incoraggiando le aziende di alta tecnologia della Silicon Valley a seguire il loro esempio, mentre la Deutsche Bank, ha assunto solo veterani in un suo centro d’elaborazione in Florida e in un casinò di Las Vegas che si è ritrovata quasi ‘per caso’ tra i beni ricevuti dal fallimento di un cliente.

L’equazione banca-militari non deve sorprendere neppure alle nostre latitudini. Se la Svizzera non combatte guerre sin dai tempi della battaglia di Marignano del 1515, l’odierna Melegnano, per decenni la carriera nelle banche svizzere è stata, casualmente, parallela a quella nella gerarchia militare elvetica.