Condanna definitiva per l'attivista che bloccava il traffico

Secondo il Tribunale federale, la condanna è conforme alla libertà di espressione e di riunione.
ZURIGO - Il Tribunale federale (TF) ha respinto il ricorso di una donna a cui è stata inflitta una pena pecuniaria per aver bloccato il traffico in due occasioni, nel 2020 e nel 2021 in città a Zurigo, nell'ambito di azioni del movimento ambientalista Extinction Rebellion.
Secondo il TF, la condanna è conforme alla libertà di espressione e di riunione.
Nei due episodi per diverse ore non è stato possibile circolare. La manifestante e altri attivisti per il clima si sono rifiutati di obbedire agli ordini della polizia e alla fine sono stati allontanati con la forza.
In una sentenza del 13 novembre pubblicata oggi, il TF stabilisce che la condanna della ricorrente per coazione e perturbamento di pubblici servizi è conforme al diritto federale e alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU).
La prima Corte di diritto penale ricorda che le condanne sono ammissibili secondo la CEDU quando gli attivisti disturbano deliberatamente la vita quotidiana di altre persone e tali perturbamenti vanno oltre il normale esercizio della libertà di espressione e di riunione.
Nella fattispecie, le azioni sono state tollerate per 40 minuti su una strada e per 30 minuti sull'altra. La ricorrente ha quindi potuto esprimere liberamente la propria opinione durante questo lasso di tempo, concludono i giudici di Losanna.



