«Atti sessuali con persone ricoverate», infermiere condannato

Nove anni di carcere ed espulsione per l'infermiere autore di violenze sessuali su donne vulnerabili. Oltre 100 le vittime.
SION - Il tribunale cantonale vallesano ha condannato un uomo rumeno a 9 anni di reclusione per coazione sessuale e violenza carnale: la pena è di un anno superiore rispetto a quella comminata in prima istanza. L'espulsione dalla Svizzera per 15 anni è stata confermata.
L'uomo è stato riconosciuto colpevole di coazione, coazione sessuale, tentata coazione sessuale, violenza carnale, tentata violenza carnale e atti sessuali con persone ricoverate, detenute o accusate, quest'ultimo reato è stato compiuto nella sua veste professionale di infermiere.
L'imputato è stato inoltre condannato a una misura d'internamento e all'interdizione a vita di esercitare la sua attività di infermiere o qualsiasi altra simile che implichi contatti regolari con pazienti, sia essa esercitata in modo indipendente o dipendente. Dovrà inoltre versare 20'000 franchi per torto morale.
Cos'è accaduto - I fatti sono avvenuti tra il 2015 e il 2023. Una vittima ha in particolare presentato denuncia per un triplo tentativo di violenza carnale durante un bagno in un parco ricreativo a Sion. Una seconda donna ha denunciato un tentativo di violenza carnale durante un soggiorno nel cantone di Friburgo.
L'uomo ha agito anche sul posto di lavoro, quando nel 2022 era impiegato come infermiere in una clinica vallesana. Il 40enne ha fatto bere una tazza di tè a una paziente e poi ha avuto con lei diversi rapporti sessuali. La donna si è resa conto della situazione solo un giorno dopo e ha sporto denuncia.
In tre altri casi, nonostante le vittime non abbiano sporto denuncia, l'imputato si è comportato in modo simile. Ha cercato di soddisfare la sua libido, nonostante le vittime avessero rifiutato esplicitamente di condividere i suoi desideri.
Durante il processo, la procuratrice Corinne Caldelari - che aveva chiesto 13 anni di reclusione senza la condizionale - aveva parlato di un imputato "predatore sessuale, un seduttore che denigra, insulta e che costringe fisicamente".
«L'imputato non ha mai riconosciuto il dolore che ha provocato alle sue vittime», ha detto l'avvocato di una delle querelanti. Un altro avvocato ha parlato di «casi gravi a danno di donne vulnerabili». Ci sarebbero almeno 108 vittime. Una delle sue clienti ha tentato il suicidio.




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