Tatuatori svizzeri "ostaggi" della gang delle false recensioni
I responsabili provengono dal Pakistan, l'Ufficio federale per la cybersicurezza consiglia di rivolgersi alla polizia
BERNA - Recentemente, numerosi tatuatori svizzeri sono stati vittime di estorsione su larga scala. Veri e propri gruppi di estorsori organizzati, provenienti dal Pakistan, hanno tentato di rovinare gli affari degli studi oppure di estorcere loro denaro. In che modo? Mediante recensioni estremamente negative – e del tutto false.
Basta poco per dare una cattiva immagine del professionista in questione. Ad esempio, tra le recensioni Google dello studio Blade and Shade di Lucerna, è apparso il seguente commento: «Il tatuatore non ha ascoltato esattamente quello che volevo e ha apportato piccole modifiche al design senza chiedere. Il tatuaggio finito non corrispondeva al modello che avevo mostrato».
Anche altri studi hanno ricevuto recensioni negative, tutte da una stella. Tutte sono state pubblicate dagli stessi account Google – e sono false. Michi Kohler (36 anni), direttore di Blade and Shade, ha raccontato negli scorsi giorni al SonntagsBlick che, dopo essersi inizialmente stupito delle recensioni negative, è stato contattato tramite Whatsapp da un numero pakistano.
Il mittente gli ha proposto un «accordo» come condizione per la cancellazione delle recensioni negative. Kohler si è stupito per la sfacciataggine dell'estorsore, ma ha ammesso che questi giudizi, per quanto fasulli, «sono scritti in modo sorprendentemente convincente».
L'Ufficio federale per la cybersicurezza (UFCS) è a conoscenza di questo metodo estorsivo. La portavoce Manuela Sonderegger afferma: «Consigliamo alle vittime di non rispondere affatto in caso di richieste di denaro. Invece, si dovrebbero segnalare i commenti falsi alla piattaforma di recensioni e sporgere denuncia presso la polizia».
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