Turiste con la mascherina, c'è chi non ci sta. «Si chieda un certificato medico»

INTERLAKEN - Le turiste musulmane utilizzano le mascherine, divenute famose durante l'epoca Covid, per nascondere il volto, non potendo farlo tramite burqa o niqab. A Interlaken l'escamotage pare ormai di uso comune, incoraggiato dai negozianti della zona e accettato anche dal sindaco.

Ma il gruppo che ha lanciato l'iniziativa per il divieto della dissimulazione del volto nei luoghi pubblici, approvato nel 2021 ed entrato in vigore tre mesi e mezzo fa, non ci sta e chiede che siano presi provvedimenti, il Comitato di Egerkingen vuole che venga richiesto il certificato medico a chi indossa una mascherina chirurgica o Ffp2, da esibire a eventuali controlli. Deve attestare che l'uso del dispositivo è dovuto a un motivo legato alla salute di chi lo indossa, non alla volontà di eludere una norma.

Il Comitato invita «fermamente a mettere in pratica la volontà del popolo e a non tollerare alcuna elusione del divieto di indossare la mascherina». Pur ammettendo che «sia la Costituzione federale all'articolo 10a sia la legge federale sul divieto di coprirsi il viso (LPP) prevedono come eccezione i 'motivi di salute'», il Comitato di Egerkingen ha affermato che non era né nello spirito dei promotori né nella legge che le mascherine igieniche dovessero essere utilizzate impropriamente per eludere il divieto di coprirsi.

«Se i turisti cercano di aggirare il divieto di indossare burqa e niqab nei luoghi pubblici con dei trucchi», bisogna intervenire a livello di leggi e regolamenti per impedirglielo.

Le eccezioni alla legge entrata in vigore all'inizio dell'anno sono infatti per motivi di salute, di sicurezza, per eventi meteorologici estremi o per tradizioni quali il carnevale. Chi contravviene può essere condannato a una multa pecuniaria di 100 franchi, che può salire a 1000 in caso di rifiuto di ottemperare al provvedimento.