Cerca e trova immobili
ZURIGO

In auto con il ritratto di Hitler in bella mostra sul lunotto posteriore

Indignazione e interrogativi su cosa fare in simili casi
20 Min/szene isch Zür
Fonte 20 Min / Nau.ch
In auto con il ritratto di Hitler in bella mostra sul lunotto posteriore
Indignazione e interrogativi su cosa fare in simili casi
ZURIGO - La foto è presto finita sui social, per la precisione su Instagram, guadagnandosi decine di commenti negativi. Nell’immagine un’auto, un'Opel rossa, fermata dalla polizia di Zurigo. Ma se a una prima distratta occhiata potrebbe apparire...

ZURIGO - La foto è presto finita sui social, per la precisione su Instagram, guadagnandosi decine di commenti negativi. Nell’immagine un’auto, un'Opel rossa, fermata dalla polizia di Zurigo. Ma se a una prima distratta occhiata potrebbe apparire come un semplice controllo, è osservando il lunotto posteriore che ben si comprende cosa stia facendo scalpore sul web e non solo.

Sul vetro posteriore infatti l’autista ha attaccato in belle evidenza un ritratto di grandi dimensioni di Adolf Hitler. L'ex dittatore è chiaramente riconoscibile nell'immagine e in tanti l’hanno notata. E sull'account Instagram “szene isch Züri” in tanti si sono domandati il perché di un simile comportamento.

Diverse le voci indignate e di quanti chiedono di portare via l’auto al proprietario. Ma a quali conseguenze va incontro l'autista? La risposta è semplice: nessuna 

I simboli del nazionalsocialismo non sono vietati in Svizzera - «La sola immagine in questa forma non ha rilevanza penale». Ha spiegato a Nau.ch la polizia municipale di Zurigo. Ciò vale anche per i simboli nazionalsocialisti come la svastica o il saluto hitleriano, «purché i simboli non siano accompagnati da un testo e incitino quindi direttamente all'odio e alla violenza», afferma la polizia cittadina.  Il motivo per cui l'autista di Zurigo è stato controllato non è chiaro.

Politica - Il Parlamento ha votato una mozione per vietare i simboli estremisti nella sessione primaverile di aprile, la mozione è stata approvata sia dal Consiglio degli Stati che dal Consiglio nazionale. Si afferma «il divieto dell’uso pubblico di simboli che discriminano la razza, esaltano la violenza o sono estremisti come i simboli nazionalsocialisti». Il Consiglio federale dovrà ora elaborare un progetto di legge in materia. L'UDC è stato l'unico partito a pronunciarsi allora contro la mozione. 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE