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SAN GALLOCade nell'alluminio liquido, è già in piedi

12.11.22 - 18:41
L'elettricista, nonostante il "bagno" a 720 gradi, è di nuovo in grado di camminare dopo pochi giorni
Polizia san gallo
Cade nell'alluminio liquido, è già in piedi
L'elettricista, nonostante il "bagno" a 720 gradi, è di nuovo in grado di camminare dopo pochi giorni

SAN GALLO - L'incidente si è verificato mercoledì, in uno stabilimento industriale della città di San Gallo. Qui, due addetti alla manutenzione stavano eseguendo dei lavori in prossimità di un forno colmo di alluminio liquido, mantenuto a una temperatura di circa 720 gradi centigradi. Proprio in questo pozzo, come rivelato dalla polizia cantonale sangallese, è accidentalmente precipitato un elettricista 25enne. Il giovane, rimasto immerso nel "brodo" incandescente fino alle ginocchia, è stato immediatamente soccorso e trasferito in ospedale grazie a un elicottero della Rega.

A quanto pare, nella disgrazia, il ragazzo è stato fortunato. Come ha spiegato a FM1 Today il suo superiore Andreas Müller, CEO di DGS Druckgusssysteme AG, l'elettricista è stato dimesso dall'ospedale. Ed è già in grado di camminare senza problemi. «Fortuna ha voluto che sia riuscito a uscire dal materiale liquido il più rapidamente possibile», ha spiegato Müller. Oltre al suo «grande angelo custode», anche un collega e i primi soccorritori hanno contribuito a garantire che l'incidente non avesse conseguenze ben peggiori.

Johannes Rubenbauer, medico esperto nel trattamento delle ustioni presso la clinica di Monaco di Baviera a Bogenhausen, conosce molto bene lesioni di questo tipo. «Chi lavora con tali liquidi e rischia di cadervi dentro, deve indossare indumenti protettivi adeguati, secondo le normative». A queste temperature si verificano ustioni profonde, fino al quarto grado.

Da un'ustione di terzo grado, lo strato di pelle è già completamente distrutto. «Con un'ustione di quarto grado, diventa difficile guarire la pelle perché c'è poco tessuto residuo», continua Rubenbauer. Se non ne resta, «potrebbe essere necessaria un'amputazione». L'amputazione è necessaria anche se si verifica la sindrome compartimentale, cioè un aumento della pressione dei tessuti sotto la pelle, che provoca un'ischemia tissutale.

Questo è ciò che fanno i medici in un caso del genere - «Un paziente con tali ustioni deve essere portato in una clinica specializzata in gravi ustioni il più rapidamente possibile», aggiunge Rubenbauer. I medici esaminano quindi la profondità e l'estensione delle ustioni. «In caso di necessità bisogna operare».

Qui entrano in gioco l'estensione e la profondità delle ustioni. «Se queste sono superficiali è sufficiente una pelle artificiale. In caso di ustioni più profonde, quando possibile, la riepitelizzazione è coadiuvata dall'impianto di innesti cutanei sintetici (soluzione temporanea) o l'autotrapianto di tessuto epidermico (permanente). In caso queste soluzioni non bastassero si opta per l'amputazione.

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COMMENTI
 

Lorenzo62 1 anno fa su tio
Lourdes subito

ReoZH 1 anno fa su tio
Miracolato

Princi 1 anno fa su tio
come nel film terminetor
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