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Incidente a Daillens: "Una bomba ha attraversato la Svizzera"

Le FFS hanno trasportato le 50 tonnellate di acido cloridrico del vagone cisterna deragliato il 25 aprile in un vagone cisterna di comune acciaio. Quest'ultimo è corroso e avrebbe potuto esplodere
Incidente a Daillens: "Una bomba ha attraversato la Svizzera"
Le FFS hanno trasportato le 50 tonnellate di acido cloridrico del vagone cisterna deragliato il 25 aprile in un vagone cisterna di comune acciaio. Quest'ultimo è corroso e avrebbe potuto esplodere
LOSANNA - Dopo l'incidente del 25 aprile a Daillens, le FFS e le unità di soccorso hanno trasferito le 50 tonnellate di acido cloridrico in un carro cisterna di riserva. Peccato che fosse di comune acciaio. Materiale, questo, non adatto a...

LOSANNA - Dopo l'incidente del 25 aprile a Daillens, le FFS e le unità di soccorso hanno trasferito le 50 tonnellate di acido cloridrico in un carro cisterna di riserva. Peccato che fosse di comune acciaio. Materiale, questo, non adatto a contenere quel tipo di sostanza. Il normale acciaio, infatti, corrode a contatto con l'acido cloridrico che, una volta avuto luogo il travaso, ha cominciato a intaccare il suo contenitore.

Questa reazione chimica produce anche idrogeno in forma gassosa, una sostanza altamente esplosiva. La pressione all'interno del serbatoio è andata aumentando per tutto il tragitto, mentre le pareti del contenitore si sono man mano assottigliate.

"Una bomba attraverso la Svizzera" - "Le FFS hanno fatto circolare una bomba a orologeria che ha percorso la rete ferroviaria svizzera", ha detto uno specialista di "Medici per l'ambiente". Questa "bomba a orologeria" è stata "spedita" prima a Monthey (VS). Poi lo stesso carro cisterna, ormai malconcio, è stato indirizzato, attraverso la Svizzera, alla società CABB a Schweizerhalle (BL).

All'arrivo, gli impiegati hanno visto del fumo uscire dal serbatoio hanno fatto intervenire gli specialisti dell'unità di lotta contro gli incidenti chimici dei pompieri. Nella cisterna si stava appunto verificando la peggiore delle possibilità. L'acido, a contatto con le pareti d'accaio, aveva generato una forte pressione, potenzialmente esplosiva.

Prima di tutto si è dovuto quindi provvedere a depressurizzare il serbatoio, poi a scaricare il contenuto dalla cisterna.

Le FFS confermano i fatti anche se affermano che, "una volta a Monthey l'acido cloridrico sarebbe dovuto essere trasferito in una cisterna appropriata"."È inaccettabile - hanno concluso - che le merci pericolose siano state trasportate in quel modo".

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