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L'Università: "Non è la prima volta"
ZURIGO - Delle affissioni dai contenuti discutibili sono apparse sulla bacheca dell'Università di Zurigo e nei pressi delle vicine fermate degli autobus. Uno sconosciuto ha messo in vendita 10 pillole di Ritalin, un farmaco contro l'iperattività che viene utilizzato anche per i suoi effetti dopanti, a 50 franchi l'una. Il venditore, inoltre, promette sconti sugli ordini di una certa importanza.
"20 Minuten" ha voluto saperne di più e ha contattato lo sconosciuto tramite l'indirizzo e-mail lasciato sui biglietti fingendosi uno studente di nome Florian che voleva ordinare dieci pillole.
Per "precauzione", il venditore ha spiegato che non avrebbe consegnato le pillole personalmente. Ma ha spedito l'ordine il giorno dopo, per posta, senza chiedere il pagamento anticipato. Tuttavia, ha chiesto a "Florian" di saldare il conto con Bitcoin o paysafecard, una carta che consente di pagare on-line in modo del tutto anonimo.
Il giornalista ha domandato da dove provenisse il Ritalin. Gli è stato risposto che le pillole sono state acquistate in farmacie svizzere con una prescrizione medica valida.
Certo è che, quello del venditore anonimo, è un mercato molto redditizio. Una scatola di 200 pillole, infatti, costa in media 70 franchi. Lui, a 50 franchi a pillola, arriva quindi a guadagnarne poco meno di 10000. Per ogni confezione.
L'Università di Zurigo sostiene di essere a conoscenza del traffico di Ritalin. Offerte simili erano già emerse a marzo, spiega il portavoce Beat Müller. "L'università ha agito immediatamente. Le affissioni sono state rimosse e una denuncia è stata depositata presso la polizia. "Lo sconosciuto rischia fino a tre anni di carcere per aver violato la legge sugli stupefacenti".
Il Ritalin, che viene confuso con le anfetamine e viene impiegato per il trattamento del disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini e negli adulti, può avere anche numerosi altri impieghi quali il trattamento dei sintomi di traumi cranici e i sintomi diurni di stanchezza indotti dalla narcolessia. o ancora il trattamento della sindrome da affaticamento cronico. Alcuni studenti assumono il farmaco, che permette di rimanere svegli senza sentire la stanchezza, soprattutto nei periodi di studio intenso.
