Primark anche in Svizzera?

Un gruppo di studenti vuole portare nel nostro paese la marca di vestiti low cost irlandese, già presente in mezza Europa. Ma la catena è criticata da più parti: "Sfruttamento disumano"
BERNA - Una maglietta costa tre franchi, un paio di jeans 13. Con offerte di questo tipo, la catena irlandese di vestiti dai prezzi stracciati Primark si sta espandendo in diversi paesi europei, tra cui l’Austria e la Germania. Per alcuni, il discounter dovrebbe aprire delle filiali anche in Svizzera. È quando chiedono infatti gli 11 647 fan che ha la pagina “Primark Schweiz” su Facebook. La pagina è stata fondata da quattro studenti della Scuola di economia e di quadri di Berna. In una tesina, gli studenti hanno stilato un piano gestionale per lanciare la catena irlandese anche in Svizzera. Lo riporta il portale Storyfilter. «L’idea è nata perché siamo degli appassionati della marca Primark e perché pensiamo che sarebbe fantastico se ci fosse una filiale anche in Svizzera», spiega Soner Aydin, uno dei quattro studenti. Al momento, il gruppo cerca di convincere Primark Austria a espandere in Svizzera.
Tuttavia, l’idea degli studenti non è benvista. "Chi vuole portare in Svizzera un hard discounter come Primark per poter fare shopping all’infinito con pochi soldi o non ha la più pallida idea delle condizioni di lavoro nelle fabbriche di vestiti asiatiche o, ancora peggio, lo ignora consapevolmente", spiega Oliver Classen dell’Ong Dichiarazione di Berna.
Un reportage del canale tedesco ZDF ha mostrato come i vestiti Primark sono prodotti in fabbriche in Bangladesh dove i dipendenti lavorano a condizioni disumane. Si lavora 11 ore al giorno, sei giorni la settimana per uno stipendio di 30 euro al mese. Sollecitata da 20 minuti, Primark non ha voluto prendere posizione.



