L'albero di Natale, un'usanza protestante d'importazione

L'usanza ha fatto fatica a imporsi in Svizzera, soprattutto nella Svizzera romanda
BERNA - L'abete fa parte della magia dell'Avvento e delle feste natalizie, ma questa usanza ha fatto fatica a imporsi in Svizzera, dove è presente da circa un secolo. Oggi si può trovare nelle più svariate forme o colori e si può comprare o noleggiare.
All'epoca, soprattutto gli svizzeri romandi sono stati reticenti ad adottare quest'usanza importata dalla Germania dai protestanti svizzero tedeschi. Preferivano mantenere le loro tradizioni: il presepe e il ceppo di Natale (un tronco che si faceva ardere nel periodo natalizio). L'abete è riuscito a sedurre i romandi solo dopo gli anni '20.
Portatore di significati simbolici
L'abete è colmo di significati simbolici dalla notte dei tempi. I nostri lontani antenati lo utilizzavano già in questo periodo dell'anno, che corrisponde al solstizio d'inverno. Pensavano che quest'albero accoglieva gli spiriti buoni e poteva proteggerli da malattie e fulmini.
Il suo manto sempre verde e i suoi aghi pungenti l'associavano all'immortalità. Per la sua forma veniva invece considerato come un simbolo di elevazione dell'anima verso le divinità. L'uso dell'abete o di suoi rami a fini magici si è mantenuto malgrado la diffusione del cristianesimo.
Nascita della tradizione
La tradizione dell'abete associato alla natività si sviluppa nel Medioevo. Nata in Germania verso l'anno 700, una leggenda racconta che un giorno il monaco ed evangelizzatore San Bonifacio voleva mostrare ai druidi germanici che la quercia non aveva nessun carattere sacro.
Così scelse di abbatterne una. Cadendo questa ha travolto tutti gli alberi circostanti ad eccezione di un giovane abete. San Bonifacio, che predicava la natività, decretò che questa conifera avrebbe simbolizzato la nascita di Cristo.
Mentre dal XV secolo, i fedeli hanno iniziato ad installarlo in casa il 24 dicembre, giorno della festa di Adamo ed Eva. Posizionavano l'abete accanto al presepe dato che Gesù sarebbe venuto a riscattare l'umanità smarrita dopo che aveva gustato il frutto dell'albero della tentazione.
Per tutti i gusti
Si è iniziato poi ad addobbare l'albero con vari alimenti e più tardi con le bocce. Dal XIX secolo la tradizione si è diffusa in Europa, nonostante la resistenza nelle regioni cattoliche sia durata fino dopo la Seconda guerra mondiale.
Ora l'offerta di alberi è estremamente variata: per esempio a Filisur (GR) si può noleggiare lo stesso abete ogni anno e vederlo crescere. Ma per chi vuole rinunciare all'albero vero e proprio ci sono anche gli abeti sintetici disponibili nelle taglie e colori più disparati. Infine, certi piccoli comuni mantengono viva la tradizione di offrire un abete ai loro abitanti.
ats




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