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SVIZZERA

Per l'esercito svizzero una nuova pistola di servizio “Made in Switzerland”

La SIG Sauer P320, garantisce l'azienda produttrice, «verrà assemblata nella Confederazione». Ne acquisteremo 140mila pezzi. La scelta anche se nei test, a spuntarla, era stata un'altra arma.
Armasuisse
Fonte Armasuisse
Per l'esercito svizzero una nuova pistola di servizio “Made in Switzerland”
La SIG Sauer P320, garantisce l'azienda produttrice, «verrà assemblata nella Confederazione». Ne acquisteremo 140mila pezzi. La scelta anche se nei test, a spuntarla, era stata un'altra arma.

BERNA - La SIG Sauer P320 sarà la nuova pistola dell'esercito svizzero. A confermarlo questo giovedì, in una nota diffusa ai media, è l'Ufficio federale dell'armamento armasuisse.

«Il produttore ha assicurato che avvierà la produzione in Svizzera. La decisione è conforme alla strategia di politica d’armamento del Consiglio federale, che mira a preservare e sviluppare nel Paese capacità industriali rilevanti per la sicurezza», conferma Berna.

I candidati per sostituire l'attuale 75 d'ordinanza (ovvero la SIG P220) erano tre: la G45 Gen 5 di Glock, la SFP9 di Heckler & Koch e la P320 di SIG Sauer. Dopo «un’intensa e completa prova tecnica, a una prova presso la truppa nonché alla verifica degli aspetti logistici» a spuntarla è stata l'austriaca Glock.

Tuttavia, la preferenza è stata accordata a SIG Sauer, in quanto «una valutazione complessiva sotto il profilo della politica d'armamento e di quella economica ha mostrato che il modello SIG Sauer P320 presenta vantaggi sostanziali in ambiti rilevanti. Inoltre, l’analisi del valore d’uso ha evidenziato che, sebbene i sistemi d’arma valutati risultino complessivamente quasi equivalenti in termini di utilità complessiva, essi differiscono in modo significativo per quanto riguarda i costi complessivi».

Quello del costo, unito alla promessa dell'assemblaggio in Svizzera, è stato un fattore cruciale anche considerando che la Confederazione dovrà acquistarne - in toto - 140'000 pezzi.

«Con il messaggio sull’esercito 2026 si prevede di richiedere l’acquisto di una prima tranche di 50'000 esemplari. Per l’approvvigionamento è attualmente iscritto a bilancio un importo nell’ordine di diverse decine di milioni di franchi», puntualizza l'Ufficio.

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