Ciclisti in rotonda che non sanno dove andare

Timori e poca informazione gli spingono a evitare il centro delle rotatorie e a considerare rischiose alcune norme stradali.
LOSANNA - Al centro oppure a destra? È il dilemma cui si trovano confrontati molti ciclisti al momento di affrontare una rotatoria, stando a uno studio dell'Università di Losanna, secondo cui molti non sanno che possono circolare al centro, oppure hanno semplicemente paura di farlo.
La raccomandazione di circolare al centro della carreggiata nelle rotonde ha lo scopo di rendere i ciclisti più visibili. All'atto pratico, però, la maggior parte ignora questa disposizione e pensa di commettere un'infrazione.
Una situazione che crea tensioni e danneggia la convivenza, sottolinea l'ateneo in un comunicato odierno, secondo cui il timore di essere stigmatizzati costituisce un freno alla serena applicazione di questa raccomandazione. Inoltre, il 36% dei ciclisti intervistati dai ricercatori crede che sia rischioso immettersi al centro della strada.
Lo stesso problema si verifica per l'autorizzazione concessa ai ciclisti di svoltare a destra ad alcuni semafori rossi. Il 90% dei ciclisti fa uso di questa possibilità, ma quasi un quarto considera pericolosa questa misura, secondo lo studio, oggetto di un articolo pubblicato sulla rivista specializzata "Journal of Cycling and Micromobility Research".
Questa ricerca "sottolinea quanto siano esigenti le raccomandazioni comportamentali in vigore in Svizzera per i ciclisti, che sono i principali responsabili della propria sicurezza", sottolinea Patrick Rérat, professore alla Facoltà di geoscienze e ambiente dell'università vodese.
La ricerca propone alcune piste di miglioramento, in particolare il lancio di una campagna di informazione destinata a tutti gli utenti della strada. Anche la riconfigurazione degli incroci potrebbe essere una soluzione, con la separazione dei flussi tra ciclisti e automobilisti, come avviene in alcuni Paesi.



