Nidvaldo è il cantone più colpito dal martello di Trump

A pesare è l'impatto delle vendite del principale datore di lavoro della regione, il costruttore aeronautico Pilatus
ZURIGO - È Nidvaldo il cantone più toccato dai dazi americani: il 47% delle sue esportazioni prende la via degli Stati Uniti.
A pesare è l'impatto delle vendite del principale datore di lavoro della regione, il costruttore aeronautico Pilatus, spiega oggi il Blick in un'analisi dei dati doganali.
L'impresa dispone di uno stabilimento di assemblaggio finale dei velivoli a Broomfield, nello stato americano del Colorado, e può quindi sfuggire almeno a una parte delle tariffe. La maggior parte del valore aggiunto viene però generato a Stans, dove l'azienda impiega quasi 3000 dipendenti.
Al secondo posto nella classifica dei più penalizzati (che tiene conto anche dell'oro) figura Neuchâtel (25% dell'export negli Usa), a causa dell'importante produzione orologiera. Seguono Argovia (23%), Vallese (21%) e Vaud (pure 21%). I Grigioni mettono a referto il 15%, il Ticino il 13%. Sul fronte opposto si trovano Svitto (6%) e Uri (1%).




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!