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SVIZZERA

«Non possiamo permetterci nemmeno una giornata al museo»

Più della metà delle famiglie fatica ad arrivare a fine mese. Ecco quali sono le preoccupazioni maggiori
20min/Taddeo Cerletti
«Non possiamo permetterci nemmeno una giornata al museo»
Più della metà delle famiglie fatica ad arrivare a fine mese. Ecco quali sono le preoccupazioni maggiori
BERNA - La mancanza di soldi costituisce la preoccupazione maggiore, in particolare per le famiglie dal reddito medio. A dirlo sono i dati emersi dal terzo Barometro delle famiglie, pubblicato da Pro Familia e dall’assicuratore Pax. ...

BERNA - La mancanza di soldi costituisce la preoccupazione maggiore, in particolare per le famiglie dal reddito medio. A dirlo sono i dati emersi dal terzo Barometro delle famiglie, pubblicato da Pro Familia e dall’assicuratore Pax.

Vacanze fuori discussione - Nello specifico, il 47% dichiara che il salario è sufficiente solo a coprire i bisogni. Per il 7% non basta nemmeno per quello. Così, con più della metà delle mamme e i papà che non riesce a far quadrare i conti, si deve rinunciare alle vacanze.

«Non andiamo nemmeno al museo» - Per Musa, 37enne padre di due bambini, la preoccupazione più grande è legata alla propria situazione finanziaria. «Anche quando lavoravo, riuscivo a guadagnare a malapena i soldi necessari per il sostentamento della mia famiglia. E ora, da dicembre, sono senza lavoro». Le vacanze: «Fuori discussione, non possiamo permettercele. Idem lo sci e le gite ai musei nel fine settimana».

L'aiuto dei genitori - L’uomo può contare sul sostegno dei propri genitori: «I miei figli giocano a calcio perché non costa nulla. Ma prima o poi si stuferanno. Non voglio deluderli, ma la situazione è complicata».

Preoccupata dalla violenza - Dominique, 38 anni e madre di due figlie piccole, è preoccupata in realtà dalla crescente violenza nel mondo e in Svizzera. «Quando penso al futuro - spiega - mi chiedo se potrà lasciare che le mie ragazze escano da sole quando avranno 16 anni».

I social media e la capanna nel bosco - Dominique è anche preoccupata per il modo in cui i suoi figli useranno i social media in futuro: «La soglia di inibizione per il bullismo si è abbassata drasticamente a causa dell'anonimato, e i bambini hanno sempre più problemi psicologici». Spera che il boom degli smartphone finisca tra dieci anni. «Vorrei che i miei figli costruissero una capanna nel bosco invece di stare seduti davanti a uno schermo».

Anche la pressione sul rendimento a scuola è in aumento: «Gli ambulatori degli psichiatri infantili sono pieni per mesi, e alcuni genitori risolvono il problema con il Ritalin».

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