Il racconto del 17enne sopravvissuto alla pericolosa “Paracetamol Challenge”: «Il mio amico pensava stessi dormendo»
ZURIGO - Probabilmente è sempre stato così: i giovani cercano di dimostrare il proprio valore attraverso prove di coraggio. Più sono pericolose, meglio è. Un po' come la nuova tendenza di TikTok, la “Paracetamol Challenge”, con i ragazzi che sfidano la morte intossicandosi con dosi massicce di antidolorifico.
Esattamente ciò che ha fatto il diciassettenne Elias*, di Zurigo. «La settimana scorsa un amico mi ha mandato un video di Tiktok. Volevamo testare chi di noi riusciva a ingoiarne di più», racconta il ragazzo a 20 Minuten. Elias afferma di assumere spesso paracetamolo, al minimo dolore. Proprio per questo si sentiva sicuro di poter vincere questa sfida.
Incosciente per 15 minuti - Per rendere la sfida ancora più pericolosa, i due hanno tirato i dadi per stabilire a chi sarebbe toccata la pillola successiva. «Perdevo spesso, quindi ne ho dovute assumere molte». Elias è arrivato a ingurgitare una dose di farmaco molto più alta di quella giornaliera raccomandata. Nella più totale incoscienza. Fino a quando non è svenuto «per circa 15 minuti», racconta.
Nonostante ciò, il suo amico non ha chiamato un'ambulanza. «Probabilmente pensava che stessi dormendo», spiega il diciassettenne. Una volta rinvenuto, si è poi sentito male. «Ho vomitato tutto», prosegue.
Non è la prima sfida di TikTok a cui Elias partecipa: nella "Hot Chip Challenge", in cui bisognava mangiare una patatina fritta ultra-piccante, è arrivato a ingerirne addirittura tre contemporaneamente. Il diciassettenne mette in prospettiva il comportamento pericoloso: «Penso solo che sia divertente provare qualcosa di nuovo».
A conferma della bravata, Elias mostra una foto con le confezioni vuote del farmaco. Il commento dei medici contattati da 20 Minuten è scontato: il ragazzo ha compiuto un'idiozia, rischiando gravi danni a lungo termine.
I Cantoni lanciano l'allarme - Una cosa è certa: la sfida oltre che stupita è molto pericolosa. Il farmaco può causare grave insufficienza epatica e persino la morte in caso di sovradosaggio. In diversi Cantoni è già stato lanciato l'allarme per richiamare l'attenzione sulle conseguenze negative di questa tendenza.
In Ticino, il Farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, tramite la pagina instagram del DSS, ha diramato una comunicazione preventiva alle farmacie affinché «prestino particolare attenzione alla vendita del farmaco ai più giovani». «Attualmente - viene specificato - non si sono registrati ricoveri in Svizzera dovuti alla sfida. L’informazione ha uno scopo preventivo».
Ecco perché i giovani si espongono al rischio - Ma cosa spinge realmente i giovani a commettere azioni così audaci, che potrebbero rivelarsi fatali? Come fa notare Martina Gregori-Robbiani, della piattaforma nazionale Giovani e media dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali «le sfide o le prove di coraggio non sono una novità. Durante la pubertà, gli adolescenti possono essere tentati di affrontarle per appartenere a un certo gruppo o per essere rispettati dagli altri coetanei. Inoltre, i giovani tendono a essere più propensi a correre rischi rispetto agli adulti. Allo stesso tempo, la loro capacità di giudizio non è ancora maturata».
Tuttavia, le sfide attuali comportano una nuova componente: i social media. «Hanno accresciuto l'importanza di queste prove di coraggio e hanno permesso a innumerevoli giovani di conoscerle e prenderne parte. Vogliono provare qualcosa di nuovo e testare i propri limiti, sempre con l'obiettivo di attirare l'attenzione e ottenere il riconoscimento dei loro coetanei e dei loro follower».
Gregori-Robbiani sottolinea l'importanza del ruolo dei genitori in questi contesti: «Consiglio dunque ai genitori di parlare con i loro figli di queste challenge e in particolare delle conseguenze negative di tali tendenze».
*Nome cambiato dalla Redazione.