Cerca e trova immobili
BERNA

Faida tra biker, al via il processo d'appello

L'Alta corte esaminerà i ricorsi di otto motociclisti condannati in primo grado. Mobilitato un grande dispositivo di sicurezza
lettore 20 Minuten
Fonte Ats
Faida tra biker, al via il processo d'appello
L'Alta corte esaminerà i ricorsi di otto motociclisti condannati in primo grado. Mobilitato un grande dispositivo di sicurezza
BELP - Importanti misure di sicurezza per un processo d'appello apertosi oggi a Berna. L'Alta corte è chiamata ad esaminare i ricorsi di otto motociclisti condannati in primo grado per aver preso parte a un sanguinoso scontro tra bande rivali di bik...

BELP - Importanti misure di sicurezza per un processo d'appello apertosi oggi a Berna. L'Alta corte è chiamata ad esaminare i ricorsi di otto motociclisti condannati in primo grado per aver preso parte a un sanguinoso scontro tra bande rivali di biker a Belp (BE) nel 2019.

Come durante il primo processo, la Polizia cantonale ha dispiegato un imponente dispositivo attorno al tribunale per evitare incidenti tra i membri dei Bandidos e degli Hells Angels. All'apertura dell'udienza non si è visto alcun motociclista, ha osservato un giornalista di Keystone-ATS.

In primo grado nel 2022 erano stati condannati 17 biker delle due bande. La pena più pesante era stata di otto anni di reclusione per tentato omicidio intenzionale. Gli scontri a Belp nel 2019 si erano svolti sullo sfondo di una guerra territoriale.

Il processo durerà fino a giovedì. Il verdetto è atteso per il 13 febbraio. La maggior parte delle stazioni di polizia del Cantone sono state chiuse per fornire sufficienti forze di sicurezza al tribunale.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE