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LOSANNA

Manifestanti pro Palestina occupano l’Università di Losanna

Tra slogan e richieste di cessate il fuoco sono un centinaio a dimostrare.
Keystone
Fonte RTS.ch/Ats
Manifestanti pro Palestina occupano l’Università di Losanna
Tra slogan e richieste di cessate il fuoco sono un centinaio a dimostrare.
LOSANNA - Le proteste studentesche che stanno agitando i campus universitari americani sono sotto gli occhi di tutti. E da questo pomeriggio, come riporta il sito Rts.ch, un centinaio di manifestanti sta occupando pacificamente l’ingresso dell’ed...

LOSANNA - Le proteste studentesche che stanno agitando i campus universitari americani sono sotto gli occhi di tutti. E da questo pomeriggio, come riporta il sito Rts.ch, un centinaio di manifestanti sta occupando pacificamente l’ingresso dell’edificio Geopolis all’Università di Losanna.

Nelle immagini riportate sul sito si possono vedere i manifestanti che hanno appoggiato in terra diverse bandiere palestinesi e sono seduti. Tutto, per ora si sta svolgendo in tranquillità, e gli studenti scandiscono slogan come “Palestina libera”. I presenti chiedono inoltre un cessate il fuoco immediato e il ripristino immediato dei finanziamenti all’UNRWA.

«La nostra azione è spontanea e non ha leader», hanno spiegato in una dichiarazione rilasciata ai media. «Le persone che occupano l'edificio universitario si rifiutano di essere complici del genocidio coloniale perpetrato dal regime di apartheid israeliano. Chiediamo a tutti di unirsi a noi e ai membri di altre università e college di mobilitarsi!». Anche in Svizzera, le università e i college «partecipano alla carneficina» attraverso «numerosi accordi tra le nostre istituzioni che consentono e incoraggiano la mobilità da e verso Israele», affermano come riportato da Rts.ch.

Questa azione «segue l'esempio delle mobilitazioni nei campus in Canada, Stati Uniti e Francia», spiegano gli organizzatori in un comunicato. Bandiere palestinesi sono state stese per terra, mentre altre sono state issate.

Il rettore dell'UNIL, Frédéric Herman, si è recato sul posto per parlare con i manifestanti.

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