Cerca e trova immobili
SVIZZERA

La procedura di asilo di 24 ore per i nordafricani può essere estesa

Ciò in base ai buoni risultati del progetto pilota di Zurigo
TIPRESS
Il centro di Chiasso.
Fonte Ats
La procedura di asilo di 24 ore per i nordafricani può essere estesa
Ciò in base ai buoni risultati del progetto pilota di Zurigo
BERNA - La Confederazione vuole ampliare la procedura d'asilo di 24 ore per i nordafricani a tutti i centri federali. La quota di approvazione della domanda per questi Paesi è molto bassa e dallo scorso autunno è in corso un progetto pilota a Zurig...

BERNA - La Confederazione vuole ampliare la procedura d'asilo di 24 ore per i nordafricani a tutti i centri federali. La quota di approvazione della domanda per questi Paesi è molto bassa e dallo scorso autunno è in corso un progetto pilota a Zurigo.

Da quanto è stata lanciata la fase test di questa procedura rapida, il numero di richiedenti asilo provenienti dal Maghreb è calato del 34%. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha confermato a Keystone-ATS informazioni in tal senso pubblicate oggi dalle testate Tamedia.

A Zurigo durante i weekend, quando per motivi di risorse le domande non vengono registrate, si è notato che diverse persone hanno lasciato il centro prima ancora che la procedura venisse completata. «Spesso si tratta semplicemente di trovare un alloggio per il fine settimana», ha detto la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), citata negli articoli.

Visto il buon funzionamento della nuova procedura, si è deciso di estenderla agli altri centri federali. Si tratta Berna, Boudry (NE), Altstätten (SG), Chiasso e Basilea.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE