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SVIZZERA

«Stop ai falsi richiedenti asilo e caccia ai trafficanti di persone»

Il decano dell’Udc Christoph Blocher analizza le ragioni del successo elettorale
Ti-Press
Fonte 20 Minuten
«Stop ai falsi richiedenti asilo e caccia ai trafficanti di persone»
Il decano dell’Udc Christoph Blocher analizza le ragioni del successo elettorale
BERNA - La vittoria dell’Udc, analizzata dall’ex consigliere federale e decano del partito Christoph Blocher, guarda indietro alla strada intrapresa in passato, fino ad arrivare alla recente affermazione emersa dalle votazioni di domenica. E un p...

BERNA - La vittoria dell’Udc, analizzata dall’ex consigliere federale e decano del partito Christoph Blocher, guarda indietro alla strada intrapresa in passato, fino ad arrivare alla recente affermazione emersa dalle votazioni di domenica.

E un punto in particolare viene evidenziato come elemento che ora non potrà più essere trascurato: l’atteggiamento verso i richiedenti asilo e l’operatività nel rimpatriare immediatamente quanti non sono in regola.

Il concetto espresso è infatti molto semplice e diretto. «La gente è stufa dei falsi richiedenti asilo e del mancato funzionamento della libera circolazione delle persone. Il popolo ha accettato l’iniziativa dell’immigrazione di massa e nella Costituzione federale è scritto nero su bianco che la Svizzera controlla l’immigrazione in “modo indipendente”. Ma il Consiglio federale e il Parlamento non l’hanno attuato e ora l’immigrazione è incontrollata», dice Blocher in un’intervista a 20 Minuten. 

Un’analisi tranciante che si chiude con un’invocazione alla borghesia affinché davanti alla realtà presente «si svegli». 

Dunque se il problema è chiaro, come intervenire ora? «Con controlli serrati alle frontiere e contrasto sempre più forte ai trafficanti di esseri umani. In secondo luogo chi non ha lo status di rifugiato va riportato nel paese di origine. La situazione di “ammesso provvisoriamente” è stata creata per i casi in cui, ad esempio, l'aeroporto del paese di origine era stato bombardato e la persona non poteva rientrare. Ma ormai chi è qui temporaneamente resta troppo a lungo. I paesi di origine non li riprendono. Ricordo che accadde una simile emergenza con la Nigeria quando ero a capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia».

Un ulteriore elemento di analisi riguarda il fatto che nella Svizzera Romanda l'Udc abbia ha ottenuto risultati migliori che nella Svizzera tedesca. È inoltre curioso notare come esponenti quali Guy Parmelin e Marco Chiesa risultino più simpatici degli esponenti svizzero-tedeschi?

«È, ad esempio, il grande merito di persone come Marco Chiesa che negli ultimi anni è sempre stato molto presente. I media lo hanno criticato costantemente, dicendo che non parla abbastanza bene il tedesco, che non è un leader e che non è poco presente agli eventi pubblici. Niente di tutto ciò è vero, fa un ottimo lavoro, è un buon dirigente e ha il mio pieno sostegno».

Infine un ultimo riferimento alle sezioni cantonali dell’Udc sparse sul territorio che in passato vennero accusate di non essere molto attive. «Non è più così. Ora l'importante è imparare a fondo i rudimenti e lavorare», conclude Blocher.

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