Abusi: monsignor Morerod si impegna per un «cambiamento di cultura»

Per il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo lo studio dell'università di Zurigo è scioccante.
BERNA - Lo studio dell'Università di Zurigo sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica, presentato ieri, è scioccante, secondo Charles Morerod, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo. L'alto prelato sottolinea l'impegno per «un cambiamento di cultura» all'interno della Chiesa.
Lo studio ha censito 1'002 casi di abusi sessuali nella Chiesa cattolica in Svizzera dagli anni '50. Secondo i ricercatori, si tratta però solo della punta dell'iceberg, perché la maggior parte degli abusi non è stata denunciata e molti documenti sono stati distrutti.
In una dichiarazione rilasciata oggi a Keystone-ATS, monsignor Morerod ha affermato che «questo rapporto evidenzia ancora una volta la cattiva gestione dei casi di abuso nella Chiesa». Ha aggiunto che la sua diocesi sostiene le misure proposte dalla Conferenza dei vescovi svizzeri che comprendono nuove strutture istituzionali per la segnalazione dei casi, lo screening psicologico dei candidati al sacerdozio e agli ordini, la professionalizzazione delle risorse umane e il divieto assoluto di distruggere i documenti relativi agli abusi.
«Siamo impegnati in un cambiamento di cultura all'interno della Chiesa», assicura Morerod, che sottolinea come questo sia già iniziato, in particolare grazie all'aiuto alle vittime.




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