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SVIZZERA

«Nuoce alla salute»

Dopo la decisione dell’Irlanda, nell’Ue si discute delle etichette di avvertimento. L’UFSP raccomanda misure più severe. È guerra all'alcol?
20min/Michael Scherrer
L'Irlanda introduce le etichette di avvertimento sugli alcolici a partire dal 2026.
«Nuoce alla salute»
Dopo la decisione dell’Irlanda, nell’Ue si discute delle etichette di avvertimento. L’UFSP raccomanda misure più severe. È guerra all'alcol?

Vino

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BERNA -  «Il consumo di alcol provoca malattie del fegato». È una delle avvertenze che potrà comparire sul vino, sulla birra e sui liquori in Irlanda: lo stato europeo ha, infatti, approvato una legge che impone di etic...

BERNA -  «Il consumo di alcol provoca malattie del fegato». È una delle avvertenze che potrà comparire sul vino, sulla birra e sui liquori in Irlanda: lo stato europeo ha, infatti, approvato una legge che impone di etichettare le bottiglie con avvertenze sui suoi pericoli. La norma è stata notificata da Dublino a Bruxelles, che - con il periodo di moratoria che è scaduto a fine dicembre 2022 - ha confermato che le autorità nazionali possono adottare la legge. Il via libera arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno.

«Vietare le vendite notturne»

Il tema della limitazione dell’ alcol è attuale anche nella Confederazione. Per Dipendenze Svizzera, per esempio, non si tratta di un bene di consumo bensì di una sostanza psicoattiva che provoca molti danni. «È troppo economico. Un prezzo minimo potrebbe ridurre l’utilizzo dei giovani e di altri a rischio», commenta la portavoce Monique Portner-Helfer. «I giovani sono esposti a pubblicità e incentivi massicci: serve una restrizione. Inoltre, chiediamo l'introduzione di un divieto nazionale della vendita nelle ore notturne».

Cosa dice l'UFSP

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) è favorevole a un giro di vite. «Le persone ne consumano troppo, troppo spesso o nel momento sbagliato», afferma la portavoce Céline Reymond, secondo cui una restrizione della pubblicità degli alcolici, analoga a quella dei prodotti del tabacco, sarebbe «auspicabile».

La sinistra chiede le etichette di avvertimento

La consigliera nazionale dei Verdi Katharina Prelicz-Huber ritiene che le avvertenze siano buone in linea di principio. Tuttavia, «è totalmente assurdo richiamare l'attenzione sui rischi per la salute su una lattina di birra e allo stesso tempo dire alla gente, negli spot pubblicitari, che le feste sono belle solo quando tutti sono ubriachi». Oltre a questo, le avvertenze attuale non sono ritenute sufficienti. Servirebbe indicare chiaramente le conseguenze del consumo di alcol e ricordare che può rendere aggressivi.

I partiti borghesi: «No al paternalismo»

Il consigliere nazionale del PLR Marcel Dobler ritiene che gli avvertimenti siano una misura inutile e sproporzionata. «Si tratta di iperprotezione e paternalismo verso i cittadini», spiega. Inoltre, afferma, «i costi sarebbero immensi, poiché ogni bottiglia dovrebbe essere etichettata ex novo».

 

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