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SVIZZERASempre più ragazze decidono di rimuovere il seno

13.03.23 - 09:47
Chirurgia transgender in aumento. Qualcuno è preoccupato, ma gli psicanalisti precisano: «Non è un capriccio»
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Fonte 20Minuten, M. I
Sempre più ragazze decidono di rimuovere il seno
Chirurgia transgender in aumento. Qualcuno è preoccupato, ma gli psicanalisti precisano: «Non è un capriccio»

GINEVRA - Tra il 2018 e il 2021 in Svizzera 58 minorenni si sono sottoposte a un intervento chirurgico per rimuovere il seno.

Troppe secondo l'AMQG, l'Associazione per un approccio misurato ai dubbi di genere fra i giovani con sede a Ginevra, che ha una visione molto critica della chirurgia transgender. «Oggi, dopo poche sedute psichiatriche, i minori possono ottenere un certificato che diagnostica la disforia di genere. Una diagnosi che apre la strada all'intervento chirurgico», ha spiegato la co-fondatrice Isabelle Ferrari a 20Minuten.

Cifre in aumento - L'associazione ha chiesto i dati all'Ufficio federale di statistica. «Durante gli ultimi tre anni, dieci ragazze con un'età compresa tra i 10 e i 14 anni, e 58 ragazze tra i 14 i 18, sono state sottoposte alla mastectomia bilaterale». L’intervento chirurgico che appunto permette di rimuovere entrambi i seni. «Dobbiamo attirare l'attenzione mediatica sulla trascuratezza con cui vengono eseguiti questi trattamenti. Non viene prestata abbastanza attenzione alle conseguenze. Le ragazze coinvolte sono spesso troppo giovani per valutare adeguatamente una decisione che le condizionerà per sempre», sostiene Ferrari.

La questione apre un ampio dibattito. Non tutti infatti concordano con la posizione di Isabelle Ferrari e dell’associazione di cui fa parte. Queste cifre per esempio non sorprendono il Dottor Garcia Nunez, specialista in psichiatria e psicoterapia, otre che terapista sessuale. «I dati mostrano soltanto che le persone transgender non si devono più nascondere. Fino a pochi anni fa, l'assistenza medica era molto più complicata». Difficoltà che, secondo lo psichiatra, avrebbero allontanato molte persone trans dagli ospedali. «Le 58 operazioni corrispondono in media a meno di un caso per cantone ogni anno».

«Non è un capriccio» - In Svizzera gli interventi chirurgici ai minori non sono vietati. Una decisione giusta? «Assolutamente, anche i minori devono avere accesso agli interventi. Le persone trans che decidono di farsi curare non lo trovano né “divertente” né “bello”. Sono costrette a fare questo passo a causa di una condizione medica chiamata “disforia di genere”. Non ci sono dodicenni che vanno a farsi operare per capriccio», ha spiegato Nunez.

La disforia di genere affligge le persone che soffrono intensamente nel sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso. Un disagio che richiede però una diagnosi da parte di un professionista psichiatrico o psicologico e il consenso dei genitori.

Tra spensieratezza e capacità di giudizio - Un aspetto su cui si basa il ragionamento dell’Associazione di Ginevra è la giovane età delle ragazze che affrontano l’intervento. Una teoria subito confutata dallo specialista. «Nessuno è migliore di noi stessi per giudicare la nostra identità di genere. La capacità di esprimere giudizi, che è sempre al centro della psichiatria infantile e adolescenziale, è importante».

Come anticipato la questione è delicata e apre al dibattito politico. Un grande rischio secondo Nunez. «Questi interventi medici sono noti, efficaci ed economici. La “politicizzazione” della vita e del trattamento delle persone trans è uno dei meccanismi di discriminazione più pericolosi».

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COMMENTI
 

Peter Parker 1 anno fa su tio
Che tristezza….14enni….che si fanno togliere parti del proprio corpo….e dottori che fanno queste operazioni…. Questo dottore non dovrebbe più esercitare (ah, giusto per precisare….questo tizio lavora all’ospedale universitario di Basilea, nel programma di „ Innovations-Focus Geschlechtervarianz“…quindi si fa i soldi con le operazione di cambio sesso).

Aigor99 1 anno fa su tio
A carico delle cassa malati che l’ho anche io? Così per sapere…

Pledoc 1 anno fa su tio
Sicuramente divieto assoluto sotto i 16 anni (maggiore età per le questioni sanitarie) e accertamenti super approfonditi fino ai 25 anni! Troppo giovani non si rendono conto delle conseguenze a lungo termine!

Granzio 1 anno fa su tio
Con questa storia del genere abbiamo ormai perso la "trebisonda" 😏

Nilo221 1 anno fa su tio
Consiglio la lettura del libro “Time to Think” poco pubblicizzato dal meinstream perché “politicamente scorretto” sui trattamenti ormonali ai bambini per il cambio del sesso. Il libro, equilibrato e dettagliato resoconto dell’operato dell’ospedale londinese chiuso nel luglio scorso a seguito di indagini statali, riferisce delle migliaia di bambini a cui è stata bloccata la pubertà al solo fine di preservare l’enorme ritorno economico del servizio. Ex medici del reparto Gender Identity Development Service, l’asset più innovativo e redditizio del Tavistock and Portman NHS Trust di Londra, hanno raccontato alla Barnes come alcuni bambini «dalla diagnosi incredibilmente complessa e sfaccettata» siano stati sottoposti a terapia dopo una valutazione «assolutamente superficiale», nonostante questi avessero problemi che spaziavano dalla salute mentale ad un complesso e doloroso background familiare, fino alla presenza di tratti autistici più o meno gravi. A dire della confusione con cui i preadolescenti si presentavano nella clinica londinese, il libro racconta come alcuni si identificassero non solo con un genere diverso, ma anche con una diversa origine etnica, compresa quella giapponese o coreana. Un giovane, si legge in Time to Think, aveva «tre diversi alter ego, due dei quali parlavano con accento australiano». Il libro è caratterizzato dalla frustrazione e dal rimpianto dei medici del Gids, che per anni hanno visto indirizzare i minori di 16 anni al blocco della pubertà e al trattamento ormonale senza alcun dato concreto sugli effetti a lungo termine. Confessandosi con l’autrice, alcuni medici hanno paragonato il protocollo del Tavistock allo scandalo dell’ospedale Mid Staffs degli anni 2000 Il libro di Barnes descrive come fossero indirizzati al cambiamento di sesso bambini di appena dieci anni, «solo perché già si atteggiavano con un genere opposto»; ma anche come quel preciso servizio rappresentasse da solo quasi il 30% delle entrate del Tavistock NHS Trust, tanto da somigliare, a detta del personale, a una «ricchissima start-up tecnologica, con viaggi profumatamente pagati e conferenze internazionali a tema transgender».

Popi 1 anno fa su tio
Se non è permesso ai ragazzini di fumare, bere, tatuarsi, votare, guidare e via dicendo perchè permettere un’operazione alterante permanente? Sopratutto in infanzia dato che il cervello umano non è completamente sviluppato prima dei 25 anni, bisogna aspettare e vedere come si sviluppa la cosa perchè in molti casi la disforia passa da sola con il superamento della pubertà, la soluzione non è di sicuro assecondarla operando siccome sono moltissimi i casi di pentimento in età adulta

S.S.88 1 anno fa su tio
Troppo presto decidere all’età di 10 anni! Dovrebbe essere fatto dopo i 18 anni
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