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SVIZZERA«Stop alle esercitazioni militari sul lago di Neuchâtel»

18.02.23 - 23:30
La decisione di Viola Amherd, capo del DDPS, è osteggiata dalle forze armate. Intanto 5’000 tonnellate di munizioni sono sul fondo del lago.
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«Stop alle esercitazioni militari sul lago di Neuchâtel»
La decisione di Viola Amherd, capo del DDPS, è osteggiata dalle forze armate. Intanto 5’000 tonnellate di munizioni sono sul fondo del lago.

FOREL (NE) - Da due anni, la vita procede tranquilla nella riserva naturale della Grande Cariçaie, sulle rive meridionali del lago di Neuchâtel.

Come riporta il Blik, in zona, l’ultima esercitazione delle forze aeree svizzere è datata 17 febbraio 2021: in quel frangente, i mezzi spararono fino a 2’000 proiettili, finiti poi sul fondo del bacino lacustre. Dopo quel giorno, grazie alla decisione di Viola Amherd, capo del dipartimento federale della difesa, non è stato più esploso un colpo nel vicino poligono di tiro, mettendo il punto a un’attività in voga fin dal secolo scorso.


Residui di munizioni sul fondale

Al momento, quasi 5’000 tonnellate di residui di munizioni giacciono sul fondo del lago. Alcune sono anche visibili a occhio nudo, vicino alla riva.
La consigliera federale Viola Amherd ha incaricato le forze armate di elaborare un piano per un'eventuale bonifica. Secondo il DDPS, il documento avrebbe dovuto essere pronto per l'estate del 2022, ma non è stato così. «Il lavoro richiederà più tempo perché il problema è complesso e servono ulteriori chiarimenti», ha dichiarato anche la portavoce del DDPS.
Il rischio di trovare ordigni inesplosi rende difficile la bonifica. Inoltre, i lavori avrebbero un impatto sull'ambiente acquatico.

Un primo rapporto preparato dal DDPS ha concluso che i residui di munizioni nel lago di Neuchâtel non rappresentano un pericolo per l'uomo o per l'ambiente. Tuttavia, la metodologia dello studio è stata criticata e ritenuta scientificamente insostenibile.

«Vedo come un segnale positivo il fatto che l'aeronautica militare abbia interrotto l'addestramento al tiro», afferma Céline Vara (Verdi) consigliera agli Stati e membro di Pro Natura. «L'esercito è preoccupato per la sua reputazione e non vuole essere screditato come "inquinatore ambientale"».

L'esercito deve potersi "allenare" in Svizzera

Le forze armate, tuttavia, vorrebbero riprendere le esercitazioni. «Dal punto di vista delle forze aeree, possiamo rimettere in funzione il poligono non appena il dipartimento avrà deciso i prossimi passi», afferma il portavoce dell'esercito. I militari stanno ricevendo, su questo punto, diversi endorsement politici. Il consigliere nazionale bernese dell'UDC Erich Hess, per esempio, ritiene che le forze armate debba avere la possibilità di addestrarsi in Svizzera. In nessun altro posto come a Forel i piloti svizzeri possono allenarsi a sparare a bersagli mobili con munizioni vere. «Il rumore e una certa quantità d'inquinamento devono essere accettati per questo».

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COMMENTI
 

Al4black 1 anno fa su tio
A Erich Hess, dai un po’ di rumore e d’inquinamento…solo un po’ però, a casa tua…dai tranquillo, lasciano magari ordigni inesplosi….ma comunque stai tranquillo Erich, in quei giorni, vieni a casa mia ti offro un drink e se vuoi puoi anche accamparti in giardino…qui da me si tollera tutto, anche certe idee….comunque, non vorrei essere mal interpretato e dunque ti dico…dai tranquillo, Don’t worry🐊

UnoQualunque1 1 anno fa su tio
Bisognerebbe bonificare la politica sinistra in Svizzera altro che il lago
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