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BERNASvolta energetica: «Il nucleare non è una soluzione»

30.12.22 - 07:52
Secondo l'esperta, se la quota di energia solare ed eolica dovesse aumentare, il nucleare potrebbe addirittura rivelarsi un ostacolo
keystone
Fonte ats
Svolta energetica: «Il nucleare non è una soluzione»
Secondo l'esperta, se la quota di energia solare ed eolica dovesse aumentare, il nucleare potrebbe addirittura rivelarsi un ostacolo

BERNA - Il nucleare non potrà essere un'alternativa a medio termine nella transizione energetica. È quanto afferma un'esperta del settore, Almut Kirchner, co-autrice dell'analisi "Prospettive energetiche 2050", in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zuercher Zeitung.

«Quasi ovunque la costruzione di nuove centrali nucleari è in ritardo [...] e molte di esse non funzionano correttamente», fa notare Kirchner, aggiungendo che oltre agli enormi sforamenti dei costi di realizzazione dei nuovi reattori, sono aumentati anche quelli di produzione dell'energia nelle centrali nucleari, mentre quelli delle rinnovabili stanno diminuendo.

La nuova generazione di reattori esiste solo sulla carta, prosegue Kirchner, mentre i piccoli reattori modulari non sono ancora in funzione a livello commerciale. Se la quota di energia solare ed eolica dovesse aumentare, il nucleare potrebbe addirittura rivelarsi un ostacolo, secondo l'esperta. Il loro carico di banda sarebbe troppo elevato e renderebbe il sistema non flessibile, spiega.

Per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, un quinto dei tetti svizzeri dovrebbe essere dotato di pannelli solari e il fotovoltaico dovrebbe essere installato su alcune facciate e su parte delle infrastrutture, osserva Kirchner. «A causa dei problemi di accettazione, stiamo pianificando un aumento di soli quattro terawattora per l'energia eolica entro il 2050, ciò che corrisponde a circa un ottavo di quanto previsto per il fotovoltaico».

L'esperta prevede investimenti per circa 109 miliardi di franchi per finanziare la svolta energetica. Non è una cifra enorme, rileva, precisando che «si tratta in media dell'8% degli investimenti che vengono in ogni caso immessi nel sistema energetico». Ma grazie all'aumento dell'efficienza, la domanda totale di energia diminuirà del 35%, generando un risparmio da 50 a 100 miliardi di franchi, sottolinea Kirchner.

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COMMENTI
 

Geni986 1 anno fa su tio
@NonilTicineseMedio ricorda che a leggere Tio è il ticinese medio (quello che non ha capito cosa votava per l'imposta di circolazione)... un commento così lungo è sprecato... tu, riassumendo, sostieni il nucleare. La stessa "esperta" parla però di un carico di banda troppo elevato anche per nuovi impianti di questa tecnologia. Impianti di stoccaggio, volere o volare, si rivelano perciò fondamentali, e bisogna realizzarli il più in fretta possibile! Energy Vault non vi dice niente?!

NonilTicineseMedio 1 anno fa su tio
L'esperta parta di una riduzione del consumo energetico del 35% dovuto semplicemente ad un aumento dell'efficienza. Il numero in questione è tecnicamente possibile se consideriamo il termine generale energia e non corrente elettrica. Un esempio sono i veicoli elettrici, con 100kWh un'auto elettrica percorre circa 500-600km, un auto a diesel impiega circa 35 litri, 35 litri di diesel sono circa 350kWh di energia, la maggior parte della quale viene sprecata sotto forma di calore a causa della bassa efficienza dei motori a combustione interna. Stesso principio vale ad esempio per le pompe di calore che hanno un efficienza di circa il 200%-300%, mentre sistemi di riscaldamento a gas e nafta hanno un efficienza che varia dal 70% al 90%. idem per ad esempio delle piastre in cucina. Tecnicamente si, ci sarebbe una riduzione complessiva del consumo energetico. Questo passaggio da energie fossili ad energia elettrica però raddoppierebbe (come minimo), il consumo totale elettrico. Comunque meglio, siccome la corrente possiamo generarcela noi piuttosto che importarla, è molto più pulita, economica e facile da trasportare. Se invece l'esperta parla di una riduzione nel consumo elettrico del 35% allora non ha completamente senso, è impossibile. Non capisco però la spinta per le rinnovabili da parte di un esperta del settore, le rinnovabili sono importanti sì e andrebbero usate il più possibile dove ha senso, se una regione ha venti particolarmente costanti e forti, installiamo delle pale eoliche, se ci sono dei grandi tetti (o parcheggi all'aperto) particolarmente soleggiati, copriamoli di pannelli solare e costruiamo dighe dove ha senso nelle alpi. Ma non c'è fisicamente abbastanza spazio per essere 100% rinnovabili. Inoltre la signora Kirchner parla di flessibilità che in una rete elettrica non ha molto senso, dato che i consumi sono sempre molto prevedibili, con un consumo base fisso e picchi alti durante la mattina e la sera tardi, la produzione "casuale" ed incontrollabile delle rinnovabili va completamente contro tendenza, non splende molto sole alle 19 dove usiamo tanta corrente, ma ne splende molto a mezzogiorno dove non usiamo tantissima corrente, problema risolvibile con enormi impianti di stoccaggio dell'energia, come sistemi a dighe con pompe o batterie chimiche, entrambi però sono incredibilmente grandi, costosi e non molto efficienti. Il nucleare è la scelta logica, compatto, molto pulito (al pari, se non meglio di alcune rinnovabili) e molto sicuro (di nuovo, al pari se non meglio di molte soluzioni rinnovabili). È prevedibile, perché controlliamo noi quanta corrente generare in base alla richiesta da parte della rete. Chiaramente è un po' più costoso, ma sempre più economico dei carburanti fossili e il costo chiaramente scenderà con il tempo, ora come ora non ci sono molte aziende e lavoratori nel campo perché non c'è sufficiente domanda di nucleare, ma se la dovessimo creare, i costi si abbasserebbero, i progetti delle centrali verrebbero standardizzati e i giovani si formerebbero nel settore se ci fosse abbastanza domanda e interesse nel settore. Inoltre i costi non sarebbero troppo lontani dalle rinnovabili se in queste ultime aggiungessimo i costi per gli enormi impianti di stoccaggio che servirebbero alle rinnovabili, ma non al nucleare. Aggiungo solo che per farvi un idea, in Giappone, dove una volta c'era molta domanda nel settore (che a dire il vero sta ritornando), il più grande impianto che hanno costruito è costato circa 20 miliardi di franchi e potrebbe quasi alimentare il nostro interno fabbisogno elettrico oggi. Dall'altro lato del Giappone, della sud Corea e della Francia, abbiamo la Germania, che ha quasi completamente abbandonato il nucleare in favore del gas russo come fonte di transizione per le loro rinnovabili. La Germania ha investito nelle rinnovabili più di chiunque altro in tutto il continente, eppure hanno la corrente più costosa in Europa. 100% rinnovabile non è la soluzione/possibile.

Nikko 1 anno fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
Ma il combustibile necessario per le centrali nucleari, l’uranio e/o il plutonio li scavi nella tua cantina? No! Con il nucleare saremo sempre e comunque dipendenti dall’estero… Ad esempio la Russia è fra i maggiori produttori/esportatori… Non mi sembra proprio una buona soluzione…

Nikko 1 anno fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
Nucleare molto pulito??? Mai sentito parlare di radioattività?… di scorie radioattive?… di depositi di scorie che non ci sono ancora?… In Finlandia stanno costruendo il primo definitivo ma nessuno è ancora in grado di garantire se e come funzionerà… e comunque avrà conseguenze per migliaia di anni… chi può garantire oggi la sicurezza per i secoli dei secoli?

Nikko 1 anno fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
A proposito di sicurezza, mi sai dire perché le assicurazioni assicurano di tutto contro qualsiasi tipo di sinistro, ma non in caso di incidente nucleare? Prova a dare un’occhiata alla tue polizze… nessuna assicurazione si assume il rischio di coprire danni dovuti a incidenti nucleari…

Nikko 1 anno fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
E ancora in tema di sicurezza, mi sai dire perché in Ucraina le centrali nucleari fanno stare con il fiato sospeso tutto il mondo?

Nikko 1 anno fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
Per tutti questi motivi, e per nuovi problemi che si prevedono in futuro (ad esempio per la sicurezza degli impianti richiesta per ogni nuovo progetto), i costi di produzione di energia nucleare sono costantemente in aumento, mentre quelli per le energie alternative sono costantemente in diminuzione. Quindi…. NUCLEARE NO, GRAZIE!

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
@NonilTicineseMedio oggi c'è troppa paura di investire nel nucleare, nessun privato lo farebbe e nessuna compagnia assicurerebbe una centrale nucleare. In quanto agli spazi per istallare pannelli, sono disponibili i tetti di tutte le abitazioni, si tratta di vedere come finanziare il tutto. Anche per i pannelli solari comunque dipendiamo dall'estero, sia per le materie prime e per la produzione.
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