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SVIZZERAAccolto il ricorso di Sunrise contro Swisscom

28.12.22 - 18:25
Imago
Fonte Ats
Accolto il ricorso di Sunrise contro Swisscom

SAN GALLO - Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha dato ragione a Sunrise in una controversia che lo oppone a Swisscom. Il nodo del contendere: i tassi applicabili ai rimborsi che l'operatore di telecomunicazioni deve effettuare.

Il numero due elvetico del settore aveva contestato il metodo utilizzato da Swisscom per determinare il livello dei tassi applicabili ai rimborsi degli eccessi tariffali, stabiliti per l'utilizzo della rete di cavi in rame del gigante blu. Quest'ultima realtà, che è una società quotata in borsa, ma controllata per la maggioranza (51%) dalla Confederazione, voleva applicare il tasso del Libor a dodici mesi più l'1,3%. Libor è la sigla di London Interbank Offered Rate, un tasso di riferimento per i mercati finanziari.

Nell'aprile 2019, Sunrise ha richiesto nuove regole per i tassi, basate sul costo medio ponderato del capitale (WACC, Weighted Average Cost of Capital, che rappresenta il costo medio del capitale che un'impresa paga a tutti i suoi investitori, azionisti e creditori).

Poiché le due società non riuscivano a trovare un accordo, nel 2021 Sunrise ha sottoposto la questione alla Commissione federale delle comunicazioni (ComCom). L'autorità indipendente di regolamentazione del mercato delle telecomunicazioni si è pronunciata a favore del gruppo zurighese ma, nello stesso anno, Swisscom ha fatto ricorso presso il TAF.

Nella sentenza pubblicata oggi, i giudici di San Gallo hanno respinto il ricorso di Swisscom. «In sintesi, l'istanza inferiore (la ComCom, ndr) ha valutato correttamente la situazione sulla base del WACC del settore», si legge nella sentenza consultata dall'agenzia di stampa economico-finanziaria Awp.

Contro la sentenza non è possibile ricorrere al Tribunale federale. La decisione del TAF è dunque definitiva.

Sunrise l'ha accolta con favore, indicando in un comunicato di avere richieste di risarcimento che risalgono fino al 2013. Gli importi in questione non sono stati resi noti. Swisscom da parte sua ha fatto sapere di «deplorare» la sentenza. Il gigante blu metterà in atto misure contrattuali per tenere conto del nuovo tasso d'interesse.

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