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SVIZZERA«La Svizzera imponga sanzioni all'Iran»

13.10.22 - 21:00
Lo chiedono in una lettera aperta cento personalità del mondo della cultura e della scienza
Foto AFP
Fonte ATS
«La Svizzera imponga sanzioni all'Iran»
Lo chiedono in una lettera aperta cento personalità del mondo della cultura e della scienza

BERNA - In una lettera aperta, 100 personalità svizzere del mondo della cultura e della scienza chiedono al Consiglio federale di imporre sanzioni contro il regime iraniano.

Le persone in Iran rischiano la vita per la libertà e la democrazia, afferma l'appello lanciato questa sera. Anche giovani studenti vengono arrestati e brutalmente uccisi dalle forze di sicurezza del regime islamico. «Anche noi in Svizzera sentiamo l'appello del popolo iraniano», affermano i firmatari precisando che la posta in gioco è una «rivoluzione femminista e democratica».

La Svizzera deve fare di più di quanto ha fatto finora perchè i Paesi di tutto il mondo hanno già intrapreso azioni contro il governo iraniano. È questo un po' il sunto della corrispondenza. «Ci aspettiamo un chiaro messaggio pubblico da parte del Consiglio federale a sostegno del movimento democratico iraniano», si legge nell'appello.

Ma cosa chiede il mondo della cultura e della scienza a Berna? Sei le richieste inoltrate al governo svizzero: l'attuazione di tutte le sanzioni economiche imposte all'Iran dall'UE e dagli USA, il divieto di ingresso a vita per i membri del regime islamico, delle Guardie rivoluzionarie e della milizia paramilitare Basij, il congelamento di tutti i fondi del regime islamico, delle Guardie rivoluzionarie e della Basij nelle banche elvetiche.

Le richieste al Consiglio federale includono anche la classificazione delle Guardie rivoluzionarie e della Basij come organizzazioni terroristiche e la convocazione dell'ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran a Berna. La Svizzera dovrebbe proteggere i critici del regime che si trovano nel Paese. Queste misure «dovrebbero essere adottate immediatamente», affermano.

Le proteste in Iran sono state scatenate dalla morte della 22enne curda Mahsa Amini, avvenuta il 16 settembre. La giovane è deceduta mentre era sotto la custodia della polizia, dopo il suo arresto per non aver indossato correttamente il velo.
 
 

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COMMENTI
 

Galium 1 anno fa su tio
Visto il tipo di regime le sanzioni sono più che giustificate

Ahimè 1 anno fa su tio
Si può prendere posizione con un comunicato in cui si esprime il proprio disappunto, ma basta con queste sanzioni. Le sanzioni sono armi politiche potenti volute dall'UE e sopratutto dall'America per creare degli schieramenti pericolosi! Il consiglio federale dovrebbe risolvereni problemi interni e riparare i danni per gli errori e le scelte prese negli ultimi anni, noi cittadini stiamo pagando e pagheremo caro tutti questi sbagli. Se stiamo ancora abbastanza bene è perché ci siamo sempre comportati in modo neutrale. Non facciamoci trascinare in questo gioco pericolosissimo a stelle e strisce. Sogno una Svizzera con politici che fanno i nostri interessi e non prendono ordini dall'estero.

medioman 1 anno fa su tio
Le sanzioni le avranno chiesto gli Stati Uniti è l’ Europa

RV50 1 anno fa su tio
Non vi sembra di esagerare con tutte queste sanzioni ..... non abbiamo gia problemi nel nostro piccolo stato .... purtroppo non condivido il sistema radicale islamico ma sinceramente cosa possiamo fare noi? stiamo già vivendo in un mondo continuo di sanzioni non continuiamo andare avanti fissare nuove sanzioni potremmo sanzionare stati tutti giorni e cosa risolviamo niente
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