Cerca e trova immobili
GINEVRA

Una denuncia per il fotoreporter ferito

L'ha sporta una Ong ucraina. Il Ministero pubblico della Confederazione valuta un'inchiesta
Guillaume Briquet
Fonte ATS
Una denuncia per il fotoreporter ferito
L'ha sporta una Ong ucraina. Il Ministero pubblico della Confederazione valuta un'inchiesta
GINEVRA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha ricevuto negli scorsi giorni la prima denuncia legata alla guerra in Ucraina: essa riguarda un fotoreporter freelance di Ginevra, Guillaume Briquet, ferito da colpi di arma da fuoco, ed &e...

GINEVRA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha ricevuto negli scorsi giorni la prima denuncia legata alla guerra in Ucraina: essa riguarda un fotoreporter freelance di Ginevra, Guillaume Briquet, ferito da colpi di arma da fuoco, ed è stata presentata dall'ONG ucraina Truth Hound. La notizia è stata confermata a Keystone-ATS dallo stesso MPC.

Nel compiere questo passo l'organizzazione non governativa è stata assistita dall'organizzazione Civitas Maxima, basata a Ginevra, indicano le due associazioni in una nota congiunta.

"Nessun Paese è in grado di gestire il gran numero di crimini di guerra attualmente sotto inchiesta in Ucraina. È quindi estremamente importante coinvolgere nelle indagini quegli Stati che hanno un legame giurisdizionale con questi crimini o che possono attivare il principio della giurisdizione universale", spiega Dmytro Koval, di Truth Hound, citato nel comunicato.

La procura federale ha confermato di aver ricevuto la denuncia riguardante l'attacco al fotoreporter ed ha precisato che ora esaminerà il dossier secondo la procedura abituale. Dovrà determinare se le autorità federali siano competenti e se vi siano sospetti sufficienti. In seguito l'MPC deciderà se avviare o meno un procedimento penale.

Il fotoreporter ginevrino era stato ferito al volto e all'avambraccio all'inizio di marzo nella regione di Mykolaiv. Si stava dirigendo verso la città a bordo di un'auto munita della scritta "Press" quando, a suo dire, è stato preso di mira dalle forze armate russe.

Dopo un controllo gli sono stati sequestrati il passaporto, 3000 euro (2923 euro al cambio attuale) in contanti, diversi effetti personali, un casco, l'attrezzatura fotografica e un computer portatile.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE