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UCRAINA

Spari contro il fotografo svizzero: «Sapevano cosa facevano»

La jeep colpita frontalmente da proiettili dell'esercito russo. Il fotoreporter Guillaume Briquet se l'è vista brutta
foto Guillaume Briquet
Fonte ATS
Spari contro il fotografo svizzero: «Sapevano cosa facevano»
La jeep colpita frontalmente da proiettili dell'esercito russo. Il fotoreporter Guillaume Briquet se l'è vista brutta
I militari gli avrebbero rubato il passaporto, 3mila euro in contanti, effetti personali e un computer. «La scritta "press" era ben visibile». Impressum: «Gesto inammissibile»
BERNA/KIEV - Un giornalista svizzero freelance è stato ferito ieri nella regione di Mykolaiv ed è stato ricoverato in un'ospedale a Kirovograd, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce il portale online Ukrainska Pravda. L'auto, sulla quale ...

BERNA/KIEV - Un giornalista svizzero freelance è stato ferito ieri nella regione di Mykolaiv ed è stato ricoverato in un'ospedale a Kirovograd, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce il portale online Ukrainska Pravda.

L'auto, sulla quale viaggiava in direzione di Nikolaev, secondo quanto avrebbe riferito lui stesso, sarebbe stata colpita da tiri russi.

"Hanno visto chiaramente che la macchina veniva utilizzata dalla stampa, c'erano scritte appropriate", avrebbe spiegato. Il giornalista, secondo quanto riferisce il quotidiano, avrebbe subito danni al viso e all'avambraccio.

Dopo un controllo gli sarebbe stato portato via anche un passaporto, 3 mila euro in contanti, effetti personali, un casco, materiale fotografico e un laptop.

In una nota odierna, il sindacato dei giornalisti Impressum ha "deplorato e condannato vivamente" quella che definisce "una violazione della sicurezza di uno dei suoi membri che stava soltanto facendo il proprio lavoro".

Impressum ha ricordato che ogni giorno dei giornalisti "rischiano la vita per tenere informati e per poter testimoniare sul terreno sulla guerra e la situazione in Ucraina". Secondo il sindacato, "è inammissibile che giornalisti vengano deliberatamente presi come bersagli dalle forze armate".

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