Cerca e trova immobili
BERNA

A centinaia nel segno del sostegno all'Ucraina

Lo slogan di quest'anno, "Proteggere il clima, costruire la pace".
keystone
Fonte ats
A centinaia nel segno del sostegno all'Ucraina
Lo slogan di quest'anno, "Proteggere il clima, costruire la pace".
La marcia della città federale è sostenuta da oltre 40 organizzazioni politiche ed ecclesiastiche.
BERNA - La tradizionale Marcia di Pasqua si è tenuta oggi a Berna nel segno del sostegno all'Ucraina: diverse centinaia di persone si sono riunite per inneggiare alla pace, ma anche a favore del clima. Nel pomeriggio un corteo ha preso il via...

BERNA - La tradizionale Marcia di Pasqua si è tenuta oggi a Berna nel segno del sostegno all'Ucraina: diverse centinaia di persone si sono riunite per inneggiare alla pace, ma anche a favore del clima.

Nel pomeriggio un corteo ha preso il via dal Eichholz, in riva all'Aare per dirigersi verso la Münsterplatz, passando davanti all'ambasciata ucraina situata in Helvetiaplatz.

Lo slogan di quest'anno, "Proteggere il clima, costruire la pace", era stato scelto prima dell'invasione russa in Ucraina. Gli organizzatori nelle scorse settimane hanno poi deciso di mettere l'accento sul conflitto.

La marcia della città federale - la prima dal 2019 a questa parte a causa del coronavirus - è sostenuta da oltre 40 organizzazioni politiche ed ecclesiastiche.

La tradizione delle marce pasquali, diffusa nel mondo intero, risale agli anni '60, quando i movimenti pacifisti si schierarono contro gli armamenti nucleari. Anche in un mondo secolare, gli organizzatori ritengono che la Pasqua sia il momento giusto per inviare un segnale per un mondo più pacifico.
 
 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE