Aeroporti: i Cantoni devono accollarsi i costi dei controlli

Secondo il Controllo federale delle finanze non vi è motivo per cui questo compito debba gravare sulla Confederazione
Zurigo, al momento, si accolla la fattura del lavoro svolto dalla polizia aeroportuale. Negli aeroporti internazionali di Ginevra e Basilea, invece, i controlli vengono assunti dalle guardie di confine
BERNA - Ginevra e Basilea dovrebbero pagare di tasca propria i costi dei controlli effettuati sui viaggiatori nei rispettivi aeroporti.
Non vi è alcun motivo che questo compito, svolto attualmente dalle guardie di confine, venga finanziato dalla Confederazione, stando al Controllo federale delle finanze (CDF).
In un rapporto pubblicato oggi, il CDF sostiene che tali controlli sono compito dei Cantoni. Zurigo, sede del maggior scalo internazionale svizzero, si accolla la fattura del lavoro svolto dalla polizia aeroportuale.
Negli aeroporti internazionali di Ginevra e Basilea, invece, i controlli vengono assunti dalle guardie di confine per costi annuali stimati in 17-22 milioni di franchi per Ginevra e in cinque milioni per Basilea.
Secondo il CDF, questa situazione crea uno squilibrio tra i Cantoni che andrebbe corretto, facendo in modo che anche Basilea e Ginevra passino alla cassa.
Dal canto suo, il Dipartimento federale delle finanze - da cui dipende il Corpo delle guardie di confine - contatterà gli esecutivi di questi due Cantoni allo scopo di realizzare la raccomandazione del CDF.




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