Crescono infezioni, ricoveri e decessi

Nella settima in rassegna, all'UFSP sono stati segnalati 24'993 nuovi contagi (la scorsa erano 17'304).
Anche il numero di ricoveri ospedalieri è aumentato, raggiungendo quota 290, contro 209 nei sette giorni precedenti. Il Ticino resta la regione con la situazione migliore.
BERNA - La situazione epidemiologica relativa al Covid-19 in Svizzera si sta ulteriormente deteriorando, stando a quanto indica l'ultimo rapporto settimanale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), relativo al periodo dall'8 al 14 novembre, pubblicato oggi. Crescono sensibilmente i nuovi casi di infezione, il numero di ricoveri e i decessi.
Nella settima in rassegna, all'UFSP sono stati segnalati 24'993 nuovi contagi (24'826 in Svizzera e 167 nel Liechtenstein). Come nei sette giorni precedenti, quando erano state censite 17'304 nuove infezioni, l'aumento è giudicato «significativo».
Anche il numero di ricoveri ospedalieri è aumentato, raggiungendo quota 290, contro 209 nei sette giorni precedenti. Il numero medio di pazienti malati di Covid-19 nelle unità di terapia intensiva è passato da una settimana all'altra da 109 a 124. L'UFSP registra pure un incremento dei decessi, che nella settimana in rassegna sono stati 52, contro 25 nei sette giorni precedenti.
Ci sono ancora grandi differenze regionali nell'incidenza: quella più bassa nella settimana in esame è stata rilevata in Ticino con 105 casi confermati in laboratorio per 100'000 abitanti, la più alta a Nidvaldo con 742. Nei Grigioni il dato è stato di 484.
Il numero di test eseguiti non è cambiato significativamente. La percentuale di test PCR positivi è aumentata dal 12% al 14%. Anche la quota di test antigenici rapidi positivi nella settimana in rassegna (4,3%) è stata maggiore rispetto a quella della settimana precedente (3,4 %).




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