Col canale bloccato, i beni vitali arrivano lo stesso

La Confederazione parla di ritardi e costi maggiori. La situazione viene monitorata
BERNA - Ritardi e maggiori costi sì, ma niente che metta in pericolo l'arrivo in Svizzera di beni vitali: è la fotografia scattata dalle autorità di Berna sul difficile momento dei trasporti internazionali dopo il blocco del canale di Suez.
La chiusura del corso d'acqua egiziano in seguito all'avaria della portacontainer Ever Given sta causando ritardi alle catene di distribuzione internazionali, afferma l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese (UFAE) in una presa di posizione pubblicata su internet. Si osserva anche un rincaro dei prodotti trasportati, tra cui per esempio il petrolio,
Per quanto riguarda l'approvvigionamento della Confederazione con beni d'importanza vitale per ora non si riscontrano però problemi sulle maggiori rotte commerciali. I funzionari di Berna fanno comunque sapere che stanno monitorando attentamente la situazione.




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