Sul Reno scorrono meno soldi

I volumi delle merci trasportate da Basilea verso nord sono... affondati. Colpa del Covid
BASILEA - I porti svizzeri sul Reno nella regione di Basilea hanno visto diminuire quest'anno il volume di merci trasportate: nei primi nove mesi del 2020 sono stati movimentati 4,0 milioni di tonnellate, con una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
La pandemia da coronavirus ha comportato un arretramento nel primo e, in parte, nel secondo trimestre, ma non si è verificato il crollo temuto in precedenza, affermano in un comunicato odierno gli scali renani elvetici (Schweizerische Rheinhäfen, SRH) e l'associazione svizzera per la navigazione e la gestione dei porti (Schweizerische Vereinigung für Schifffahrt und Hafenwirtschaft, SVS).
La flessione è inoltre anche da relativizzare in quanto il 2019 si era rivelato un ottimo anno, aggiungono le due organizzazioni. A calare sono stati i prodotti petroliferi (-17%), mentre nel comparto container si è registrata una progressione del 10%. In tutti i casi il settore ha mostrato il suo ruolo centrale nell'economia elvetica, garantendo in ogni momento l'approvvigionamento del paese, sottolineano SRH e SVS.




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