In città gli incidenti fanno più male

Lo dice il rapporto Sinus. E i numeri non piacciono all'Upi
BERNA - L'anno scorso quasi due terzi degli incidenti stradali con feriti gravi e morti si sono verificati all'interno di abitati.
Benché nell'ultimo decennio il numero annuo di ferimenti seri all'interno di un centro abitato sia diminuito del 20%, il calo è stato meno marcato rispetto a quello registrato per le strade extraurbane e le autostrade, deplora l'Ufficio prevenzione infortuni (Upi) facendo riferimento al rapporto Sinus 2020, un punto di riferimento statistico per gli esperti di sicurezza stradale.
Lo studio spiega il fenomeno con il fatto che nelle città e nei villaggi oltre l'80% dei feriti gravi e dei morti sono pedoni, motociclisti, ciclisti o, sempre di più, utenti di e-bike. Complessivamente nel 2019 in Svizzera 3826 persone si sono ferite gravemente o hanno perso la vita in un incidente stradale, precisa l'Upi in un comunicato.




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