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GINEVRA

Inquinamento luminoso, Ginevra si spegnerà il 26 settembre

L'inquinamento luminoso, dovuto all'eccessiva illuminazione artificiale, modifica il ciclo giorno-notte, altera i ritmi biologici di fauna e flora e comporta anche rischi per la salute umana
Keystone (archivio)
Inquinamento luminoso, Ginevra si spegnerà il 26 settembre
L'inquinamento luminoso, dovuto all'eccessiva illuminazione artificiale, modifica il ciclo giorno-notte, altera i ritmi biologici di fauna e flora e comporta anche rischi per la salute umana
GINEVRA - Il prossimo 26 settembre, la Grande Ginevra spegnerà l'illuminazione pubblica al fine di sensibilizzare il milione di abitanti dell'agglomerato transfrontaliero attorno alla città di Calvino sugli effetti nocivi dell'inquiname...

GINEVRA - Il prossimo 26 settembre, la Grande Ginevra spegnerà l'illuminazione pubblica al fine di sensibilizzare il milione di abitanti dell'agglomerato transfrontaliero attorno alla città di Calvino sugli effetti nocivi dell'inquinamento luminoso e di consentire loro di vedere pianeti e stelle.

Questa «iniziativa senza precedenti», intitolata "La nuit est belle!" (la notte è bella), riunisce già 109 comuni su entrambi i lati del confine, hanno detto oggi gli organizzatori. L'agglomerato franco-vodese-ginevrino ha lanciato il progetto con il Museo di Storia Naturale di Ginevra, la Società Astronomica di Ginevra e la Maison du Salève di Présilly (Francia).

"Le Grand Genève" comprende oltre 209 comuni (45 nel canton Ginevra, 47 nel limitrofo distretto di Nyon (VD), 39 nel dipartimento francese dell'Ain e 78 in quello dell'Alta Savoia), per una popolazione totale di almeno un milione di abitanti.

La data del 26 settembre, per quale sono previste anche animazioni locali, è stata scelta perché offre condizioni astronomiche ideali. Ci sarà la luna nuova, la Via Lattea sarà visibile dal tramonto e sarà possibile osservare Saturno e Giove.

L'inquinamento luminoso, dovuto all'eccessiva illuminazione artificiale, modifica il ciclo giorno-notte, altera i ritmi biologici di fauna e flora e comporta anche rischi per la salute umana. Inoltre provoca inutili consumi energetici e degrado degli habitat naturali, sottolineano gli organizzatori dell'iniziativa.

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