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«Alcuni uomini ancora non accettano un rifiuto»

Il movimento MeToo ha compiuto un anno. Ma è cambiato davvero qualcosa? Abbiamo fatto un bilancio con l'esperta Christina Klausener
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«Alcuni uomini ancora non accettano un rifiuto»
Il movimento MeToo ha compiuto un anno. Ma è cambiato davvero qualcosa? Abbiamo fatto un bilancio con l'esperta Christina Klausener
LUGANO - Per alcuni è l'ultima utopia progressista: qualcosa in cui credere dopo Occupy Wall Street. Per altri, solo una bolla di sapone. Il movimento #MeToo nasceva un anno fa – con lo scoppio dello scandalo Weinstein &nd...

LUGANO - Per alcuni è l'ultima utopia progressista: qualcosa in cui credere dopo Occupy Wall Street. Per altri, solo una bolla di sapone. Il movimento #MeToo nasceva un anno fa – con lo scoppio dello scandalo Weinstein – ma sabato la nomina alla Corte Suprema americana del controverso giudice Brett Kavanaugh, accusato di molestie sessuali, sembra avere chiuso il cerchio (in negativo). Non è cambiato nulla? È il mantra degli opinionisti in questi giorni.

«La società è sensibilizzata – dice Christina Klausener dell'organizzazione femminista Cfd – . In passato ricordiamo che era molto difficile arrivare al pubblico con questo argomento. È saltato un tabù».

Da cosa lo deduce? 

Le richieste di assistenza alle vittime hanno avuto un forte aumento. MeToo ha aperto gli occhi a molte donne. Capiscono che le loro esperienze sono dovute a un sistema sessista. In tutte le generazioni, le donne riportano molte esperienze di violenza. Ciò che mi preoccupa è il contraccolpo, anche a livello politico.

Ad esempio?

Si screditano le donne come non degne di fede, o troppo emotive, oppure si dà loro la colpa. L'accusa di «vestirsi in modo troppo provocante» è un ritornello. 

Perché c'è questa reazione?

Ci sono persone che non vogliono impegnarsi in modo costruttivo. Spesso è questione di strategia politica. E spesso si obietta che anche gli uomini sono vittime di violenza.

Ma è vero.

Certo! E penso che sia un argomento importante. Ma non deve essere utilizzato per cestinare le denunce delle donne. 

Pensa che il problema siano gli uomini?

Piuttosto la nostra idea di mascolinità. La mascolinità oggi è spesso associata al dominio e all'essere più forti. Ci vuole un'emancipazione. Anche da parte degli uomini.

L'abuso sessuale però è un'altra cosa...

Gli uomini spesso esercitano violenza perché si sentono insicuri. Perché non rendono giustizia all'immagine stereotipata, e si confrontano, ad esempio, con il rifiuto. Alcuni uomini ancora non riescono ad accettarlo 

Insomma dopo un anno il bilancio è positivo, o negativo?

Sono ottimista. Nelle giovani generazioni stiamo assistendo a un grande cambiamento. Tolleranza, diversità sessuale e apertura sono più naturali.

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