Padre di otto figli davanti al giudice per incesto

Il vodese è accusato di avere abusato di loro, maschi e femmine. La madre è sospettata di complicità. Il processo inzierà martedì
LOSANNA - Stupri, incesti, coercizione sessuale, pornografia, lesioni fisiche, minacce, aggressioni, violazione del dovere di assistenza ed educazione. È lunga e spaventosa la serie di capi d’accusa a carico di un padre di famiglia vodese, come riferisce Le Matin.
Il quarantenne deve rispondere di dieci anni di atrocità a cui avrebbe sottoposto i suoi otto figli - tre femmine e cinque maschi - all’interno delle mura domestiche, tra Yverdon e Orbe. Solo due dei figli, i più piccoli, sarebbero stati risparmiati. Sua moglie è accusata di complicità per avere coperto le riprovevoli azioni dell’uomo. La donna, vittima anch’essa delle violenze del marito sin dai primi mesi di matrimonio, avrebbe da parte sua maltrattato i figli.
Atti sessuali tra bambini - La denuncia è stata presentata nel 2015 dalla figlia maggiore. Raggiunta la maggiore età, dopo 10 anni di abusi, si è rivolta ai servizi sociali raccontando quanto era costretta a subire insieme ai suoi fratelli.
I racconti sono agghiaccianti: dalla masturbazione, alla visione di materiale pornografico, fino allo stupro e all’obbligo di avere rapporti sessuali tra fratelli.
Rilasciato - L’uomo è stato arrestato in seguito ai racconti dei figli. Sette mesi dopo è stato messo in libertà: il rapporto psichiatrico limitava il rischio di recidiva all’interno del contesto familiare, da cui è stato allontanato. Ma quando nell’ottobre del 2016 è riuscito ad avvicinarsi nuovamente a una delle figlie, è finito nuovamente in manette.
Il processo che inizierà martedì a Renens vede contrapposte le dichiarazioni di due adulti, che negano le accuse, a quelle di bambini e ragazzi. Il dibattimento si svolgerà a porte chiuse e saranno presenti solo tre dei figli, quelli che hanno già compiuto la maggiore età.




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