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MARTIGNY

Mega cucciolata di cani San Bernardo

Lista di attesa per averli. Un cane che un tempo salvava i viandanti sul passo del Gran San Bernardo. Oggi accompagna anziani e bambini problematici
Mega cucciolata di cani San Bernardo
Mega cucciolata di cani San Bernardo
Lista di attesa per averli. Un cane che un tempo salvava i viandanti sul passo del Gran San Bernardo. Oggi accompagna anziani e bambini problematici
MARTIGNY - Sono 20 tenerissimi cuccioli di San Bernardo e sono il prodotto di due cucciolate nate da poco. Nove di loro, che hanno tutti un nome che comincia con la esse, sono venuti alla luce il 22 marzo 2017 da Joy du Grand St.-Berna...

MARTIGNY - Sono 20 tenerissimi cuccioli di San Bernardo e sono il prodotto di due cucciolate nate da poco. Nove di loro, che hanno tutti un nome che comincia con la esse, sono venuti alla luce il 22 marzo 2017 da Joy du Grand St.-Bernard e Zoltan du Grand St.-Bernard, mentre gli altri 11 sono sono nati solo tre giorni più tardi dai genitori a pelo corto Zaskia du Grand St.-Bernard e Jackson des Princes de Savoie.

Tutti si trovano nella sede della Fondation Barry du Grand Saint Bernard che, nata nel 2006 grazie al sostegno della comunità svizzera e col preciso intento di salvare il cane San Bernardo dato che i canonici non potevano più prendersene cura, oggi li accoglie nella sede di Martigny in Svizzera.

«Il San Bernardo non è solo un cane, ma una vera e propria leggenda. In passato ha vissuto a stretto contatto con i canonici dell’hospice del GranSan Bernardo a 2469 metri sul livello del mare occupandosi di salvataggi e accompagnamenti di viandanti sul Passo omonimo che collega l’Italia alla Svizzera - spiega Claudio Rossetti, Direttore della Fondazione – Mentre oggi il suo lavoro ha più uno scopo sociale: a differenza di altre razze canine il San Bernardo ama il contatto con l’uomo, ha bisogno di lui e con lui riesce a lavorare e a motivarlo. Per questo lo portiamo nelle case di riposo degli anziani e seguiamo dei bambini con problemi relazionali e di comportamento».

Partita con 15 cani, oggi la Fondazione ne ospita una cinquantina. «Una parte dei cuccioli di regola la vendiamo a privati e per questo abbiamo una lunga lista d’attesa mentre un’altra parte la teniamo per le nostre attività sociali», chiosa Rossetti. Si possono seguire i progressi e la crescita quotidiana dei cuccioli direttamente sul web: http://fondation-barry.ch.

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