Chi è sempre di fretta o vuole evitare la fatica di stare ai fornelli ricorre sempre più spesso all'alimentazione liquida
ZURIGO - Aprire il sacchetto, aggiungere acqua al contenuto e mescolare: i beveroni sostitutivi dei pasti sono sempre più popolari. Il produttore Queal, per esempio, dall’inizio della sua attività due anni fa ha venduto un milione di porzioni in Europa. Nell’ultimo anno le vendite sono raddoppiate in Svizzera.
Originariamente il target erano gli uomini d’affari super occupati, spiega un portavoce del produttore Huel. Da allora, però, la clientela si è ampliata: «Studenti, sportivi, madri, pensionati, viaggiatori zaino in spalla, militari e frequentatori di openair si affidano agli alimenti liquidi», aggiunge Huel. Il cliente tipo è una persona che non sa cucinare, ma vuole comunque assumere tutti gli elementi nutritivi in maniera ottimale.
Anche la dietista diplomata Sonja Ricke conferma che si ricorre sempre più spesso agli alimenti liquidi: «Soprattutto i giovani trovano bello non dover più perdere tempo per mangiare», afferma. Ricke si immagina addirittura che, in un futuro lontano, a causa dell’altissima pressione e della mancanza di tempo la gente cucinerà solo nel fine settimana.
Alla Società svizzera di nutrizione (Ssn) si guarda al trend dei pasti pronti in maniera estremamente critica: «Mangiare solo alimenti mischiati da ingurgitare velocemente non ha più nulla a che fare con la cultura del cibo», commentano. Se qualcuno volesse nutrirsi esclusivamente di questi prodotti ─ precisa poi la portavoce Steffi Schlüchter ─ dovrebbe analizzare con attenzione l’equilibrio dei diversi elementi nutritivi assunti. È importante, inoltre, fare delle pause per i pasti: hanno infatti anche un ruolo sociale significativo.