Camion, "il limite di velocità deve essere portato a 90 km/h"
Il settore del trasporto merci chiede alcune misure per migliorare l'efficienza
BERNA - I camion devono poter circolare dalle 4 del mattino, e non dalle 5 come attualmente, e il limite di velocità deve essere portato da 80 a 90 km/h sulle autostrade e semi-autostrade. Sono alcune delle misure proposte oggi dal settore del trasporto merci per migliorare l'efficienza.
"Le infrastrutture del trasporto merci sono un fattore decisivo per l'intera piazza economica", ha sottolineato Monika Rühl, presidente della direzione di economiesuisse, che a Berna era affiancata dai rappresentanti di 4 organizzazioni del settore: l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali ASTAG, quella dei caricatori svizzeri VAP, l’IG Air Cargo e l'Associazione svizzera di navigazione e di economia portuale (SVS).
Negli ultimi anni la Svizzera ha però continuamente perso terreno. "I problemi di capacità costituiscono il principale punto critico per gli ambienti economici", ha rilevato Peter Somaglia, presidente dell’IG Air Cargo. "Il trasporto merci è sempre più sotto pressione per lo sviluppo degli insediamenti", ha aggiunto. "Non basta più non essere peggio degli altri o come loro. Bisogna essere migliori", ha sottolineato Adrian Amstutz, presidente dell’ASTAG. "Le nostre proposte sono tanto più importanti nel contesto del franco forte", ha aggiunto.
I rappresentanti del padronato propongono anche di togliere il divieto notturno di circolazione per i mezzi pesanti elettrici silenziosi sui brevi tragitti per le forniture nei centri urbani. Tutto questo potrebbe sgravare la circolazione negli orari di punta dei pendolari, hanno rilevato.
L'ASTAG chiede inoltre di realizzare rapidamente il corridoio ferroviario di 4 metri e di ampliare le capacità di trasbordo dei container, grazie alla costruzione di un terminal trimodale sulla piazza logistica di Basilea.
Tecnologie informatiche permetterebbero inoltre di utilizzare meglio le capacità esistenti. La Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazione (TTPCP) potrebbe poi essere fissata secondo le fasce orarie. Da notare che un'idea analoga del Consiglio degli Stati è stata recentemente respinta dal Consiglio federale. Le società attive negli aeroporti ritengono necessario preservare le possibilità di sviluppo degli scali nazionali e si oppongono ad una limitazione ulteriore degli orari di apertura.
Per quanto riguarda le ferrovie, le organizzazioni chiedono che il sistema di definizione dei prezzi delle tracce d'orario sia rivisto considerando maggiormente l'usura dell'infrastruttura. E i ritardi dovuti a perturbazioni del traffico viaggiatori dovrebbero essere compensati con un sistema di bonus-malus, hanno aggiunto.
Sottolineando che è compito dei poteri pubblici coordinare meglio lo sviluppo delle aree abitate con i bisogni del trasporto merci, il settore auspica infine che i progetti di Confederazione e Cantoni abbiano una visione globale che comprenda tutti i vettori di trasporto.
Ats



