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Scontri prima e dopo Basilea-Roma Tre agenti feriti e undici arresti. La polizia: "Gli ultrà di origine italiana si sono distinti per la loro brutalità"
ROMA - Diversi incidenti sono avvenuti ieri sera a Basilea prima e dopo la partita Basilea-Roma fra le due tifoserie. La polizia è intervenuta in forze per calmare gli animi. Il bilancio: tre agenti sono rimasti leggermente feriti e undici esagitati sono stati arrestati.
Arresti - Nove ultrà sono stati fermati già prima dell'incontro e sono stati rinviati a giudizio, ha indicato oggi in una nota il Dipartimento della giustizia e della sicurezza di Basilea Città. Un portavoce della polizia ha stimato a una cinquantina di ciascuna delle due fazioni il numero di hooligan che si sono affrontati nei dintorni dello stadio San Giacomo.
Ultrà romanisti violenti - Stando al comunicato, i facinorosi sono venuti "improvvisamente" alle mani già prima del fischio d'inizio, il che ha spinto gli agenti ad utilizzare pallottole di gomma. "Gli hooligan di origine italiana si sono distinti per la loro brutalità", ha aggiunto la polizia.
Bottiglie contro auto con targhe italiane - Dopo l'incontro, vinto dalla squadra renana per 2:0, sono invece stati soprattutto i fan basilesi a cercare la rissa. Tuttavia, la polizia è riuscita ad interporsi. Nonostante ciò alcune bottiglie sono state gettate contro macchine con targhe italiane.
Presenza massiccia di polizia - La situazione si è calmata soltanto un'ora e mezzo dopo la fine della partita. Gli "pseudo-tifosi" si sono semplicemente dispersi, ha precisato il portavoce della polizia basilese, il quale non ha voluto fornire il numero di agenti impiegati, limitandosi a parlare di "presenza massiccia". Ha tuttavia indicato che unità delle polizie bernesi ed argoviesi sono venuti a dar man forte ai loro colleghi di Basilea Città e Campagna.
ATS
Foto d'apertura: Keystone
