Cerca e trova immobili
ST.MORITZ GR

Boris Becker si è sposato a St.Moritz

Boris Becker si è sposato a St.Moritz
ST.MORITZ GR - L'ex campione di tennis tedesco Boris Becker, 41 anni, si è sposato oggi a St.Moritz con Sharlely "Lilly" Kerssenberg, olandese, di nove anni più giovane. I diritti televisivi per l'avvenimento sono stati venduti alla rete priva...
ST.MORITZ GR - L'ex campione di tennis tedesco Boris Becker, 41 anni, si è sposato oggi a St.Moritz con Sharlely "Lilly" Kerssenberg, olandese, di nove anni più giovane. I diritti televisivi per l'avvenimento sono stati venduti alla rete privata tedesca RTL.

Il matrimonio civile al Museo Segantini è stato seguito nel tardo pomeriggio da quello religioso nella cappella "Regina Pacis" a Suvretta, dove il jet-set internazionale passa le vacanze in dimore di lusso. La festa proseguirà in serata in uno degli alberghi più esclusivi, il "Badrutt's Palace". Gli invitati attesi sono circa 200.

Molti giornalisti e squadre TV, insieme a parecchi curiosi, hanno tentato di appostarsi per vedere la coppia, che è stata però schermata da una fila di ombrelli.

Il Triplice vincitore di Wimbledon, divorziato dal 2002, è domiciliato in Svizzera. Nel 2003 ha costituito a Baar, nel canton Zugo, una società che gestisce i suoi diritti e quelli di altri campioni sportivi e personaggi dello spettacolo.

In precedenza risiedeva a Monaco di Baviera, dove era stato condannato a due anni con la condizionale e a multe per un totale di mezzo milione di euro per evasione fiscale. Motivo: Dal 1991 al 1993 Becker aveva stabilito come residenza ufficiale Montecarlo, ma aveva continuato ad abitare stabilmente a Monaco di Baviera.



ATS
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE