La MotoGP sbarca a Jerez, teatro del quinto appuntamento stagionale. Sabato alle 15 c'è la Sprint, domenica la gara completa (ore 14)
Sarà battaglia tra Marc Marquez - dominatore di questa prima parte di stagione - e Pecco Bagnaia, che ha un ottimo feeling con la pista spagnola. MM93: «Il mondiale è appena iniziato e può succedere di tutto».
JEREZ - Dopo aver fatto il giro del globo tra Thailandia, Argentina, Stati Uniti e Medio Oriente, la MotoGP approda finalmente nel Vecchio Continente dove resterà sino alla fine dell’estate, con ben 12 tappe europee da qui al 14 settembre, giorno del GP di San Marino. Il primo appuntamento è in agenda nel weekend a Jerez de la Frontera, pista che negli ultimi anni ha sorriso a Pecco Bagnaia, che sul tracciato dedicato ad Angel Nieto si è già imposto tre volte. Tris calato nel 2022, 2023 e 2024 e che lascia ben sperare i fan del piemontese in vista del fine settimana. Lo scorso anno, proprio qui, vinse un grande duello con Marc Marquez: ora, col Cabroncito diventato pure suo “scomodo” compagno di box, c’è aria di rivincita. La prova spagnola non poteva dunque arrivare in un momento migliore per Bagnaia, che nel Mondiale è terzo con 97 punti e ha la necessità di ridurre il gap su chi sta davanti. A quota 106 c’è Alex Marquez, mentre in vetta con 123 c’è il fratello Marc.
MM93 ha impressionato con la sua Ducati in questa prima fetta di stagione, dove ha dominato in lungo e in largo, concedendo respiro ai rivali solo a causa dell’harakiri di Austin, dove è finito a terra quando aveva un’altra vittoria in pugno. Altrimenti la classifica sarebbe ancora più “sbilanciata”. Dalla pista amica di Jerez e con un feeling crescente con la moto, Pecco vuole cercare di avvicinarsi: «In Qatar abbiamo raddrizzato un weekend che dopo la qualifica sembrava molto complicato, le sensazioni alla guida sono sempre migliori – ha spiegato –. Negli ultimi tre anni a Jerez ho raccolto molto. Siamo stati sempre molto veloci e incisivi e abbiamo centrato il massimo risultato».
Chi proverà a impedirglielo è proprio Marc Marquez: «Questa è una gara sempre speciale. L’ultima volta che mi sono sentito così bene era nel 2019, quando tutto filava liscio. Ma poi è arrivato anche il 2020... Non voglio fare paragoni perché non sono migliore dopo quattro operazioni al braccio. Sono diverso. Un tempo volevo solo vincere, ora mi godo ogni momento. Superiorità? L’ho sentito dire, ma è un termine che cerco di evitare. Quella parola ti fa abbassare la guardia e poi arrivano gli errori, come quello che ho commesso ad Austin. Il mondiale è appena iniziato e può succedere di tutto».
Al via non ci sarà ovviamente il campione del mondo in carica Jorge Martin. I tempi di recupero del pilota dell’Aprilia, dopo la pericolosa caduta di Lusail e il terzo grave infortunio di questa stagione maledetta, non sono ancora chiari.